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CANTONECantonali, è finita l'abbuffata

20.04.15 - 21:44
Terminata la lunghissima campagna elettorale, con "copertura mediatica da presidenziali statunitensi". Il PS sconfitto trova una piccola consolazione: "Ci volevano fare fuori"
Foto Tipress
Cantonali, è finita l'abbuffata
Terminata la lunghissima campagna elettorale, con "copertura mediatica da presidenziali statunitensi". Il PS sconfitto trova una piccola consolazione: "Ci volevano fare fuori"

LUGANO - L'abbuffata elettorale è ormai al termine. Ancora una serata di dibattiti televisivi sui risultati e poi è finita, dopo una campagna durata un anno. Lo ha ricordato anche il neoeletto in Consiglio di Stato, Christian Vitta, nel servizio a lui tutto dedicato trasmesso questa sera al Quotidiano.

Per capire quanto siano ipermediatizzate le "Cantonali", si nota il commento di ieri pomeriggio del Consigliere di Stato socialista Manuele Bertoli, riportato da LaRegioneTicino nell'edizione odierna: "Pensa - ha detto mentre si trovava nel suo ufficio a palazzo governativo - che per le elezioni cantonali di Zurigo la televisione svizzero-tedesca ha fatto il primo collegamento, breve, solamente alle 16. Qui siamo impazziti: abbiamo una copertura mediatica da presidenziali statunitensi".

Ticino al centro del mondo. E che oggi si trova ancora un poco più a destra. Le varie testate giornalistiche, anche Oltralpe, hanno messo in evidenza la vittoria della Lega e la conferma di una ripresa del PLR a livello nazionale. E PLRT e Lega, insieme, potranno formare una maggioranza assoluta in parlamento grazie ai 46 seggi totali (24 PLR +  22 Lega). A stare male sono i Verdi, il PS e il PPD. Nella casa comune della Destra, formata da UDC, Area Liberale, Unione Democratica Federale, ci sono due UDC in meno (non sono stati rieletti Eros Nicola Mellini e Orlando Del Don) sostituiti da due esponenti di Area Liberale, Sergio Morisoli e Paolo Pamini. Il presidente Gabriele Pinoja non è di certo euforico per il risultato, che ha perlomeno permesso di mantenere i cinque rappresentati in Gran Consiglio che consentono di formare un gruppo parlamentare.

Il presidente del Partito Popolare Democratico Giovanni Jelmini non ha nascosto la sua delusione dei mancati obiettivi e ha annunciato l'apertura di un periodo di riflessione interna per capire le ragioni di questa ulteriore emorragia di consensi.

Sergio Savoia si presenterà giovedì prossimo al Comitato dei Verdi per mettere a disposizione il suo mandato. "Da lì vedremo quale direzione i Verdi prenderanno", ha dichiarato in tv.

Il PS, in una nota stampa diramata in serata, esprime l'insoddisfazione di un risultato che li vede perdenti: "Non molto, ma abbiamo perso. E abbiamo sufficiente onestà intellettuale per ammetterlo". Eppure una piccola consolazione i socialisti riescono a scovarla: "Il tormentone di questa campagna è stato l'espulsione dei Socialisti dal Governo. La demonizzazione sistematica delle nostre idee e delle nostre proposte per farci fuori. In queste condizioni, un risultato sostanzialmente stabile della Sinistra non è del tutto insoddisfacente".

I socialisti affermano di andare avanti a "lavorare nell'interesse di tutti, promuovendo i nostri principi, le nostre idee, i nostri progetti". E nell'arco parlamentare, a sinistra dei rappresentanti socialdemocratici, accanto al rappresentante del Movimento per il Socialismo, Matteo Pronzini, ci sarà un esponente del Partito Comunista, Massimiliano Ay. Dopo l'entrata dell'MPS di quattro anni fa, la sinistra radicale raddoppia la sua presenza e il PS perde un seggio. Pronzini, che rappresenta la sinistra che "si oppone agli accordi bilaterali e alla libera circolazione dello sfruttamento", ha sostenuto questa sera in tv che gli elettori hanno premiato la lotta per la difesa dei diritti dei lavoratori e la battaglia per il servizio pubblico negli ospedali.

11 non rieletti - Sono 11 i deputati uscenti che si sono ripresentati a queste Cantonali, ma che non sono riusciti a strappare la rielezione. Tre appartengono alla Lega: sono Roberto Balemi, Felice Campana e Aldo Pedroni. Uno in casa PLR: Stefano Steiger non è riuscito a farsi rieleggere. Gli elettori hanno detto 'no' a tre esponenti socialisti: Fabio Canevascini, Carlo Lepori e Raffaella Martinelli Peter. Un recente subentrante della scorsa legislatura (il popolare-democratico Giovanni Berardi) non ha ottenuto il rinnovo del mandato. Saltano infine due esponenti Udc, il capogruppo Orlando Del Don ed Eros Nicola Mellini, che lasciano il posto a due esponenti di AreaLiberale.

Più donne in Parlamento - Un Parlamento più 'rosa' del solito: è quello uscito dalle urne questo fine settimana, dato che può contare su 22 rappresentanti femminili.

E' finita l'abbuffata. Ma la tregua sarà breve. A ottobre si vota per le federali.

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