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CANTONEQuel che resta e resterà del Ticino, della nostra società … e del nostro futuro!

18.04.15 - 08:00
Orlando Del Don, candidato lista n.10 La Destra
Quel che resta e resterà del Ticino, della nostra società … e del nostro futuro!
Orlando Del Don, candidato lista n.10 La Destra

Questa lunga campagna elettorale è oramai agli sgoccioli. In questi mesi ho potuto sperimentare sulla mia pelle e “prendere il polso” dell’esasperazione e delle fondate preoccupazioni di molte famiglie che sono profondamente disorientate davanti al desolante scenario del Cantone e, soprattutto, a quello del suo futuro prossimo. Preoccupati per loro, certo, ma anche e soprattutto per i loro figli e nipoti. Allo stesso modo ho, ahimé, potuto confrontarmi con le diverse quanto confuse posizioni e proposte dei partiti e dei candidati in corsa per il CdS e il Gran Consiglio.

Non è però ora mia intenzione polemizzare con nessuno ma, semplicemente, vorrei però porre l’accento su un aspetto centrale, capitale, in tutto questo bailamme di chiacchiere, polemiche, litigi, rivendicazioni e presunzioni, per non dire altro del teatro politico e mediatico (talvolta patetico, per non dire insensato e imbarazzante) al quale, ahimé, abbiamo dovuto fatalmente assistere.

La mia riflessione è infatti di altro tipo e fa riferimento a come, in questa campagna elettorale, NON si sia posto l’accento invece sullo stravolgimento in atto nel Paese in riferimento alla perdita o, meglio, alla svendita di tutte le certezze, i diritti, le libertà, le qualità, le specificità, le competenze, i valori e le conquiste (sociali, occupazionali, professionali, umane, istituzionali e culturali) che avevano reso il nostro Paese prosperoso, sicuro, affidabile, solidale, libero, garante dei diritti dei cittadini e riconoscente nei confronti di questi ultimi.

Infatti, lentamente ma inesorabilmente, tutto ciò è in parte venuto meno. Tutto ciò è stato progressivamente eroso, liquidato, svenduto, compromesso e ipotecato da politiche scellerate che – in modo tanto irresponsabile quanto sprovveduto – hanno ammorbato e indebolito il nostro tessuto sociale e tutto il nostro panorama esistenziale. Lo spaccato della realtà quotidiana, in questa deriva, è ora infatti inquietante … per noi tutti ma, soprattutto, per i nostri figli e nipoti. A questi ultimi, infatti – se questa deriva non viene subito contrastata e fermata – lasceremo purtroppo ben poco o nulla. Addirittura – purtroppo – già ora lasciamo solo debiti e un futuro senza speranza e senza prospettive. In primis – sia per noi che per loro – nessuna prospettiva occupazionale e di lavoro; a meno di emigrare, lasciare il paese, come ha spudoratamente e temerariamente ventilato (qualche giorno orsono) il Consigliere di Stato Paolo Beltraminelli.

Ma, detto ciò – in questo bailamme di chiacchiere e balletti politici – qualcuno che si è mosso in tempi non sospetti, e si sta tutt’ora muovendo per contrastare questo apocalittico scenario, qualcuno che ha capito fino in fondo i termini del nostro problema in Ticino c’è, esiste, ed è l’UDC ticinese!

Infatti con la nostra iniziativa del 9 febbraio e con “Prima i nostri” abbiamo voluto dare un contributo fattivo ai ticinesi e al Ticino, abbiamo voluto dare un futuro occupazionale, lavorativo e professionale ai nostri concittadini che in questo Cantone hanno i loro affetti e ripongono le loro speranze e che hanno contribuito a edificare con i loro sacrifici e il loro impegno.

E ora – la notizia è di ieri (mercoledì 15 aprile) – a conferma del fattivo lavoro che abbiamo fatto in questa legislatura, anche la buona notizia della ricevibilità della nostra iniziativa “Prima i nostri”! Questo significa lottare concretamente e senza equivocare per aiutare i nostri concittadini, per salvare il Ticino e garantire il lavoro e un futuro a tutti i ticinesi e residenti di questo Cantone.

Appare pertanto sinistro e grave il fatto che - a questo proposito – il Consiglio di Stato non abbia dato tempestivamente risalto a questo importante e buona notizia a tutta la popolazione, preferendo invece aspettare, sorvolare e dimenticare di dare subito questa informazione per poi fornirla a “malincuore” con un ritardo che reputo indecente e riprovevole! Ma questo è il comportamento irresponsabile e meschino di un Governo pentapartito (PLR, PPD, Lega e PS) che non ha ancora capito (o finge di non aver capito) la dura realtà del Cantone e che, al contempo, non vuole riconoscere i meriti e le soluzioni concrete e realizzabili da noi proposte.

Spero vivamente che tutti coloro che non si sono ancora espressi con il voto vorranno ora farlo tenendo presente questa triste vicenda, questa verità e questa ipocrita realtà politica di coloro che in questi quattro anni hanno governato il Cantone e che ora spudoratamente rivendicano a gran voce la loro riconferma. Invito pertanto tutti questi concittadini a voler dare il loro voto alla nostra lista, LA DESTRA (UDC, AL, UDF), lista numero 10. Grazie per l’attenzione.

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