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CANTONE"Se eletta in Governo istituirei il Dipartimento per l'emancipazione femminile"

16.04.15 - 18:00
Intervista a Emida Caspani, candidata al Consiglio di Stato per il Movimento per il Socialismo-Partito Comunista
"Se eletta in Governo istituirei il Dipartimento per l'emancipazione femminile"
Intervista a Emida Caspani, candidata al Consiglio di Stato per il Movimento per il Socialismo-Partito Comunista

LUGANO - Con Emida Caspani si conclude la serie di interviste ai candidati al Consiglio di Stato appartenenti al Movimento per il Socialismo-Partito Comunista. Caspani ritiene giusto, per combattere la criminalità organizzata, "costruire un sistema economico alternativo che abbia come obiettivo poter soddisfare i bisogno di tutti e non il raggiungimento del profitto per pochi".

Qual è il problema più urgente da risolvere in Ticino?
"I problemi sono molti, dal lavoro alla disoccupazione alla sanità all'ambiente...difficile dare delle priorità. Una questione che mi preoccupa in modo particolare riguarda i tagli o l'aumento dei costi dei servizi sociali e di cura sia per i bambini (asili nido, mense, doposcuola) che per gli anziani. Queste politiche colpiscono le fasce più deboli della popolazione e inoltre hanno delle conseguenze negative sulle condizioni di vita delle donne. Sono infatti loro che vengono chiamate a svolgere il lavoro di cura che lo stato non garantisce. Questo fa si che le donne si trovano spesso a fare un doppio o triplo lavoro (fuori casa, a casa propria e in case di altri, genitori o nipoti")".

Quanto la preoccupa la presenza della criminalità organizzata in Ticino e cosa fare per combatterla?
"La criminalità organizzata fa parte del sistema economico capitalista, come ha ben dimostrato Roberto Saviano nel suo libro Gomorra. L'unico modo per combatterla veramente è quello di costruire un sistema economico alternativo che abbia come obiettivo poter soddisfare i bisogni di tutte/i e non il raggiungimento del profitto per pochi".

In Ticino ritiene necessaria una riforma fiscale?
"Sicuramente ci vuole un sistema fiscale più equo che faccia pagare più tasse ai ricchi e alle imprese che fanno profitti sulle spalle dei lavoratori e delle lavoratrici".

Se fosse eletto in Consiglio di Stato quale dipartimento vorrebbe?
"Il Dipartimento per l’emancipazione femminile che proporrei di creare. Se i miei colleghi non fossero d’accordo farei la ministra senza portafoglio e svolgerei una radicale politica di opposizione".

Lei è favorevole al sistema maggioritario?
"No sono contraria".

Lei è favorevole alla liberalizzazione dell'apertura dei negozi su modello italiano?
"No, non credo che questa misura possa favorire il commercio ticinese ma avrebbe come unica conseguenza un peggioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici del settore che già sono particolarmente svantaggiati in termini di orari e salari. Si tratta inoltre per la grande maggioranza di donne che avrebbero ancora più difficoltà a conciliare lavoro fuori casa e vita famigliare e privata".

Qual è la cosa più imbarazzante / fastidiosa che è costretta a fare in campagna elettorale?
"Rispondere a questo tipo di domande...totalmente inutili".

Perché dovremmo votare lei?
"Bisogna votare la nostra lista perché è l'unica forza di opposizione reale alle politiche neoliberali e razziste portate avanti da questo governo e dai partiti che lo sostengono".

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