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CANTONEElogio ad un ipotetico volta marsina!

31.03.15 - 14:00
Graziano Rodoni, Lista N° 7 di MontagnaViva
Elogio ad un ipotetico volta marsina!
Graziano Rodoni, Lista N° 7 di MontagnaViva

Siamo in prossimità della scadenza ed i ticinesi già da qualche giorno possono esprimere il loro voto per corrispondenza.

Contrariamente a ciò che avviene in altre parti del mondo dove si tende al bipolarismo, in Ticino siamo confrontati ad una frammentazione in partitoni e partitini che grazie all’elvetico principio di concordanza si spartiscono la grande torta elettorale.

Quest’anno poi, novità assoluta, abbiamo notato personalità eccellenti spostarsi da un partito all’altro facendo riaffiorare controverse tematiche relative a queste scelte, facendo riemergere da passati turbolenti quei “famigerati” e “loschi” figuri: i malvisti volta marsina.

Ma sentiamo ora la conversazione tra un politico accorto ed un suo cittadino:

“Caro cittadino, innanzitutto ti ringrazio e sono onorato perché mi hai dato la fiducia e grazie a questa la possibilità di divenire tuo rappresentante.

Dopo questo doveroso ringraziamento voglio comunque renderti attento e chiederti di seguirmi in questa mia puntuale riflessione. Tieni ad esempio sempre presente quella frase spesso utilizzata solo quale slogan ma dal profondo significato politico: “il popolo è sovrano”. Cittadino tu, si tu, sei sovrano e in quanto tale hai sulle tue spalle onori ma anche doveri e responabilità.

Una volta c’erano i monarchi, tipo i Luigi e gli Enrico, quelli benevoli e quelli despotici e proprio per queste ambivalenze fortuite la monarchia stessa era ed è tutt’ora cosa malsana e inopportuna.

Ora siamo, grazie alle lotte anche cruenti dei nostri avi, in una repubblica costituita. Siamo la “pubblica” dei “re”, il popolo dei re.

Tutto questo caro cittadino re per dirti che io, da politico, posso solo e soltanto essere il tuo servitore.

Ma tu dal canto tuo hai il dovere di tenermi a briglie corte, mi devi costantemente tenere sotto controllo.

Sappi che nella camera dei bottoni vi sono grandi tentazioni e spesso noi andiamo alla deriva. Per questo il tuo fiato sul nostro collo è rassicurante. Anche noi politici siamo umani, siamo fallaci; sete di potere, favoritismi, prevaricazioni, intrallazzi di palazzo, arricchimenti finanziari, sono tutte sirene ammalianti. Come il cane con il suo osso tienimi dunque stretto e sotto perenne osservazione. Non affezionarti troppo a me e nemmeno al partito cui apparteniamo. Gli affetti, le emozionalità in politica possono essere fuorvianti. Scruta la mia coerenza e sii pronto a lasciarmi se ho abbandonato l’attitudine servile e ti ho spodestato per attingere a fama e gloria personali, abbandonami se ho disilluso le tue aspettative.

Rinnegami se ho riverso la casacca saltando magari sul carro dei vincitori per arrivismo, per opportunità, per meri calcoli speculativi. Ma dammi però la tua comprensione se ho lasciato una bandiera che celava un marciume di corruzione, di congiure di palazzo, di demagogia. Dammi la tua approvazione se ho allontanato uno stantio olezzo di logoramento da potere consolidato.

Dammi la tua solidarietà se ho fuggito un fetore nauseabondo di becero populismo, di opportunistiche mezze verità, di acriticità istituzionalizzate.

Questo per coerenza con i miei principi, con i miei valori, io avrei lasciato ma qualsiasi cosa pensi di me ricordati comunque che solo e solo tu puoi fare da garante a che il sistema funzioni al massimo delle sue potenzialità, della sua qualità. Sia pure una politica dello scontro e dell’alternanza, sia essa una politica della concertazione e della concordanza; solo tu con la tua partecipazione attiva, con il tuo senso critico, con la tua lucida lungimiranza, puoi assicurare la nascita e la crescita di una democrazia vera, di una democrazia sana, di una democrazia con la D maiuscola. Se, ti ho convinto non buttare la tua scheda nella carta straccia, guardala, studiala e poi esprimi il tuo voto secondo la tua convinzione e le scelte che vorrai fare.

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