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CANTONECure dentarie assicurate? No, grazie

28.03.15 - 09:00
Elisa Maiorano, candidata PPD+GG al Gran Consiglio
Cure dentarie assicurate? No, grazie
Elisa Maiorano, candidata PPD+GG al Gran Consiglio

Negli scorsi giorni è stata lanciata dal Partito Socialista ticinese un’iniziativa che mira a raccogliere le firme per attuare a livello cantonale un’assicurazione obbligatoria che copra i costi delle cure dentarie di ogni cittadino che ne usufruisce.

Quando ci si deve rivolgere ad un dentista, non sono solo i denti a fare male, ma anche il portafoglio spesso e volentieri piange. E lo fa anche amaramente.

Attualmente, l’assicurazione obbligatoria delle spese sanitarie (LAMal) a livello dentario copre unicamente prestazioni che hanno un legame con alcune patologie particolari, che vanno a danneggiare in modo irreparabile i denti, e danni provocati da infortuni.

Vero, la LAMal non copre nulla di più.

Perché quindi non dovremmo firmare questa iniziativa?

Credo fermamente che la salute dei denti sia data prima di tutto da una corretta igiene, cosa che si apprende sin dalla tenera età, attraverso la prevenzione nelle scuole.

Inoltre, conoscendo le tariffe che applicano i dentisti, sarebbe auspicabile prima di tutto un’analisi e un controllo di queste ultime. Coloro che hanno già avuto contatti con un dentista e che magari si sono fatti preparare due preventivi, hanno sicuramente notato come i costi differiscano. E spesso di molto.

Nel formulario per la raccolta firme si legge che “il finanziamento dell'assicurazione è garantito tramite un contributo speciale aggiuntivo a carico dei lavoratori e dei loro datori di lavoro sul modello di quello per l'assicurazione vecchiaia e superstiti e tramite un contributo dello Stato”. Il singolo lavoratore dovrà quindi versare dei contributi maggiori, per garantire le cure dentarie di chi – spesso e volentieri – non ha voglia di lavarsi i denti e non applica una corretta igiene dentale.

Infine, mi chiedo se la salute dei denti dei ticinesi sia così in pericolo da obbligare lo Stato a versare un ulteriore contributo, come si legge nel formulario. Contributo che sicuramente andrà a pesare sul portafogli del cittadino.

Penso che in Ticino, ora come ora, le emergenze siano altre.

Cerchiamo di non sperperare risorse, tempo e soldi in iniziative che al momento non sono una priorità per il cittadino ticinese.

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