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CANTONEBenvenuti a studiolandia

04.03.15 - 21:00
Alex Farinelli, candidato PLR al Consiglio di Stato
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Alex Farinelli, candidato PLR al Consiglio di Stato

Venghino signori venghino, nel paese dove la risposta ad ogni problema consiste in uno studio e in un bel gruppo di lavoro. Ci mancherebbe, direte voi, prima di decidere bisogna essere in chiaro e quindi è giusto approfondire. Decidere. Ecco quale è il vero dramma. Prima si studia e si approfondisce poi, però, non si decide. Si chiedono le perizie ma, quando si scopre che non vanno nella direzione auspicata, le si ignorano.

Un esempio lo abbiamo avuto con la recente legge sui negozi, per discutere di mezzora in più d'apertura si sono impiegate 55 riunioni, e la storia non è ancora terminata. Si è commissionata una perizia giuridica per capire se si poteva vincolare all'adozione della nuova legge l'introduzione di un contratto collettivo nella vendita. Risposta del perito: no non si può. E la politica cosa fa? Ovviamente va avanti ancora a discutere come se niente fosse. Ma anche con gli impianti di risalita la storia non è molto diversa. Prima si è fatta fare una valutazione su quali stazioni aveva senso continuare sostenere a livello cantonale. Risposta del tecnico: solo Airolo.

E la politica cosa fa? Ovviamente, in maniera legittima beninteso, va avanti a sussidiare tutta una serie di stazioni. Ma anche con grandi progetti, come amministrazione 2000, che dovevano rivoluzionare lo Stato la storia non è differente: dopo anni di studi e consulenti, che non sono certo costati poco al contribuente, il tutto è terminato con un risultato quanto mai scarso. Di esempi se ne potrebbero fare molti altri. Situazioni dove si chiede un'opinione a chi dovrebbe essere più competente dei politici, per poi in definitiva andare a ignorare quanto scaturisce. Sia chiaro, non è un giudizio sul merito delle decisioni sopraccitate, ma sul metodo con cui si affrontano i problemi: se non si vogliono seguire le indicazioni dei tecnici la si smetta con questa foglia di fico di studi, perizie e tavoli di discussione. Risparmieremmo soldi, tempo ed energie e soprattutto la politica si assumerebbe le sue responsabilità.

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