Cerca e trova immobili

CANTONE"Se si sapesse che certi sindacalisti guadagnano 15mila franchi al mese..."

02.03.15 - 20:22
Intervista al presidente della Lega dei Ticinesi Attilio Bignasca, che se la prende con i sindacati, ma non solo...
"Se si sapesse che certi sindacalisti guadagnano 15mila franchi al mese..."
Intervista al presidente della Lega dei Ticinesi Attilio Bignasca, che se la prende con i sindacati, ma non solo...

LUGANO - Attilio Bignasca è tranquillo. Secondo il presidente della Lega dei Ticinesi, il Movimento riuscirà a difendere il secondo seggio in Consiglio di Stato e ringrazia il presidente del Partito Liberale Radicale Ticinese, Rocco Cattaneo che, "con la sua guerra alla Sadis ci ha garantito il secondo seggio".

Presidente, dopo quattro anni rieccoci qui. Dove eravamo rimasti?
"Eravamo rimasti che l'onda lunga della Lega continua".

Sì? Quattro anni fa dicevate che 35mila frontalieri bastavano. Oggi siamo a quota 60mila.
"35mila è il numero che tutti ritengono sia sopportabile dal nostro mercato del lavoro. Tutto il resto riguarda o posti di lavoro tolti ai ticinesi o posti di lavoro a basso valore aggiunto che ci tolgono territorio e creano traffico".

Territorio e traffico, anche i socialisti sostengono la stessa cosa...
"Tutti dicono la stessa cosa. Il problema di fondo è che stiamo vivendo una crisi il cui apice non è ancora arrivato. Dobbiamo aspettarci tempi molto duri".

Perché domenica scorsa ve la siete presa con i frontalieri in sciopero? Sono da sempre accusati di accettare qualsiasi salario, rendendo impossibile la candidatura ai residenti...
"Noi ce la prendiamo con quei sindacalisti pagati 15mila franchi al mese che organizzano grandi mobilitazioni a loro favore. E ce la prendiamo con la BNS che, con la sua decisione, ha reso ancora più attrattivo il Ticino per loro".

15mila franchi al mese?
"Sì, le paghe dei sindacalisti non vengono rese pubbliche. Se i lavoratori sapessero quanto prendono, li inseguirebbero con i forconi".

Per le Officine FFS di Bellinzona la Lega partecipò massicciamente alla mobilitazione del marzo 2008...
"Sì, perché la percentuale dei ticinesi alle Officine era molto più alta. E poi l'opposizione era giustificata perché a togliere posti di lavoro era un'ex regia federale. E non scordiamoci del famoso sciopero alla Monteforno. Anche in quel caso i dirigenti hanno succhiato tutto fino all'osso e poi hanno abbandonato la Leventina".

A proposito di Leventina, l'Alto Ticino quanto è importante per la Lega dei Ticinesi?
"Molto. Le valli non possiamo dimenticarle. Non per niente abbiamo un consigliere di Stato e un deputato di punta come Michele Guerra, di Pollegio. La Lega ha sempre sostenuto gli investimenti in Leventina, dalla piattaforma per il traffico pesante a Bodio-Giornico, dal posteggio a Carì, agli impianti di risalita. No, di certo non si può dire che la Lega non si sia dimostrata sensibile nei confronti delle Valli. L'unica cosa che diciamo è che non è tutto dovuto e tutta la Leventina conta 9.000 abitanti. Ci vorrebbe un po' più dinamismo".

Parliamo di PLR. Perché ve la prendete sempre con il presidente Rocco Cattaneo?
"Ma va? Chi se la prende con lui? E' il nostro principale sponsor. E' arrivato da Marte e si è messo a fare politica, dicendo che lo Stato deve ridurre le spese. Non si ricorda però di dire che chi le gestisce è proprio il PLR dalla notte dei tempi".

Il PLR potrebbe riprendersi il secondo seggio...
"Ma no. Cattaneo, con la sua guerra a Laura Sadis, ci ha garantito il secondo seggio. La lista dei cinque non rappresenta un grande pericolo. Vitta, per esempio, non è mai stato un "Cuor di Leone", ma avrebbe le competenze per essere eletto. Peccato però che il suo partito non lo sta appoggiando come dovuto".

Come fa ad essere così sicuro che il PLR non riuscirà a strapparvi il secondo seggio?
"Le mie previsioni non sono fatte dietro la scrivania. Io vado al supermercato, in posta, in centro città, al cimitero. Parlo con la gente e la gente mi racconta i suoi problemi. Certe cose si sentono a pelle".

Il PLR vi rimprovera di non essere forza capace di dialogare e di mediare con Berna...
"La differenza tra noi e il PLR è che i nostri consiglieri di Stato non devono difendere i consiglieri federali come fanno loro. Questa non è una debolezza, è la nostra forza".

E con l'UDC come va?
"Con l'UDC Svizzera tutto bene, i nostri rapporti sono ottimi e Lorenzo Quadri è apprezzato a Berna. A livello ticinese le cose sono differenti: per motivi personali l'UDC ha l'obiettivo di farci perdere il secondo Consigliere di Stato. Volevano tre nomi nella lista del Consiglio di Stato e noi abbiamo rifiutato. Hanno fatto la loro lista. Vedremo come va a finire. Io dico solo che secondo me, le elezioni comunali a Lugano non hanno insegnato niente all'UDC".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE