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CANTONEPrima dicono sì ai bilaterali, poi scendono in piazza

27.02.15 - 12:05
Donatello Poggi, Fronte degli Indignati
Prima dicono sì ai bilaterali, poi scendono in piazza
Donatello Poggi, Fronte degli Indignati

Che la dignità dei lavoratori, ma non solo, vada difesa fino in fondo è un dato di fatto e su questo non ci piove. La dignità delle persone è un valore universale che non ha bandiere né politiche né sindacali.

Non può però sfuggire ai più attenti il fatto che molti di coloro che saranno in piazza domani a Bellinzona, PS in testa, sono proprio quelli che, nel 2008, hanno detto SI ai famigerati Bilaterali e di conseguenza alla libera circolazione, causa di dumping salariale, mancanza di rispetto verso i lavoratori e parecchia disoccupazione per ticinesi e residenti. Buongiorno!

Lo sapevate già che sarebbe andata a finire così, ma avete fatto finta di non vedere pur di non darla vinta a chi, e oggi è sotto gli occhi di tutti, aveva tutte le ragioni per dire NO a questo vero e proprio scempio. Per coerenza e correttezza, specie sotto elezioni, chi era ed è favorevole alla libera circolazione delle persone, che in Ticino ha fatto solo danni (esplosione dell’assistenza e della disoccupazione), dovrebbe avere almeno la decenza di tacere e di non urlare certi proclami da “propaganda elettorale”.

Stai a vedere che molti di coloro che saranno in piazza domani sono, direttamente o indirettamente, i responsabili di questa situazione contro la quale ora protestano? Ridicoli.

Sono e siamo solidali con tutti coloro che oggi sul posto di lavoro subiscono angherie, ricatti e mancanza di rispetto ma non scendiamo in piazza con chi era favorevole agli Accordi Bilaterali!

Signor Lurati, i disoccupati in Ticino (registrati e alla ricerca di un lavoro) non sono 6.000 come lei ha dichiarato lunedì sera in un dibattito televisivo; sono quasi 10.000! Se su questi dati traballa anche il presidente del Partito Socialista, siete proprio messi maluccio.

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