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Orlando De Maria e Donatello Poggi, Fronte degli Indignati
La notizia che, finalmente dopo anni di tira e molla, il Gran Consiglio ticinese ha deciso che anche i consiglieri di Stato devono pagare i contributi della cassa pensione, è stata accompagnata dal commento che, salvo Bertoli (un plauso gli va d’obbligo), nessuno degli altri consiglieri di Stato ha preso posizione.
Il cittadino si sarebbe aspettato, specie in questo momento di crisi dove tutti, con la scusa dell’euro (stranamente sta però risalendo) attaccano senza scrupoli i salari dei lavoratori, che almeno lor signori si esprimessero favorevolmente; invece il silenzio più assoluto.
I due super leghisti attivi (dove?) che sono sempre “stati per la gente”, hanno invece dimostrato di essere solo per le loro tasche e per il mantenimento del privilegio.
Beltraminelli, che non molto tempo fa ha esortato a parole la gente a non approfittare delle prestazioni sociali, nel classico stile ondivago (fate quel dico ma non quel che faccio) si è detto non disposto a rinunciare al privilegio in nome della socialità (?).
Comunque state tranquilli che per ovviare a questo “sacrificio” stanno già preparandosi l’aumento di stipendio! E poi critichiamo l’Italia? Per favore.
Osiamo sperare che l’elettorato si ricordi il 19 aprile prossimo di chi è disposto alle rinunce per il bene del Cantone e chi no.
