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ATTUALITÀ SETTIMANALESi completa il quadro al terzo trimestre

02.11.15 - 16:43
Il consueto appuntamento con l'attualità settimanale di BSI
Si completa il quadro al terzo trimestre
Il consueto appuntamento con l'attualità settimanale di BSI

Delle tre maggiori capitalizzazioni del listino elvetico, solamente Nestlé si trova attualmente sopra il corso d’inizio anno e sopra il massimo periodico raggiunto prima dell’improvviso apprezzamento del CHF dello scorso gennaio. Non è un caso che sia anche stata tra le migliori in questo mese di ottobre, e grazie al suo recupero ha dato un contributo sostanzioso al recupero dello SMI, che sul finale di settimana è andato a sfiorare i 9000 punti. Ciò è avvenuto malgrado un trimestre sotto tono, con una crescita organica ben inferiore al paradigma del cosiddetto “Nestlé Model” con un modesto +3.7%, la crescita più esigua registrata dal 2009, e con una limata alla guidance. A saldo, la performance di Nestlé rimane migliore di quella del concorrente Unilever e comparabile con Danone. Grazie all’attrattivo dividendo e al riacquisto di titoli attualmente in atto (e temporaneamente sospeso prima della comunicazione dei risultati), Nestlé rimane tra i titoli difensivi maggiormente appetibili.

Altrettanto bene, se non meglio, si potrebbe dire di Roche, tuttavia, a livello mondiale il settore della biotech ha generalmente sofferto durante il mese di ottobre, sia per un naturale rilassamento di un ciclo settoriale molto positivo, soprattutto nella prima parte dell’anno, sia a causa dei commenti della candidata presidenziale Clinton che ha rimesso in discussione le pratiche di pricing delle maggiori società, e quindi anche di Roche che negli US realizza una parte rilevante del proprio fatturato. Roche si è peraltro limitata a diramare le cifre trimestrali, tutto sommato in linea con il consensus e non spettacolari, mentre si è riservata una giornata dedicata (5 novembre, il Roche Pharma Day) per informare sugli sviluppi da attendersi per il 2016, soprattutto riguardanti i farmaci in fase avanzata nella pipeline che potrebbero creare la reale sorpresa positiva e dare al titolo gli impulsi necessari per superare in modo risoluto l’oscillazione laterale attorno ai 250 CHF, zona entro la quale il titolo si è arenato da ormai 2 anni.

Il trittico delle presentazioni che contano per lo SMI si è quindi concluso con Novartis, che con un peso del 23% nello SMI, al quale si aggiunge anche un’importante partecipazione in Roche, è il titolo di riferimento per la direzionalità dell’indice.

Il risultato intermedio non ha del tutto soddisfatto il mercato, soprattutto per quanto riguarda la divisione Alcon, nuovamente sotto le aspettative e solo parzialmente compensata dal buon andamento della divisione Sandoz. Su altri possibili catalizzatori positivi hanno inoltre pesato ritardi o un impatto negativo anche dovuto alla recente debolezza settoriale a livello globale. Il quadro generale permane quindi stabile ma povero di tonicità e di impulsi per la fine dell’anno. La nota maggiormente positiva riguarda la guidance, che pur rimanendo invariata, per ammissione del CFO è da considerarsi conservativa ed ha buone probabilità di essere superata a consuntivo.

Tra i titoli principali, rileviamo un 3T15 modesto per Geberit, soprattutto a causa dei costi ancora elevati per l’integrazione di Sanitec, un investimento molto oneroso ma che promette di riservare molte soddisfazioni in futuro. Geberit rimane uno dei titoli del settore con le migliori prospettive di crescita organica non appena riassorbita l’attuale pressione sui margini.

Molto positiva invece la presentazione di Logitech grazie ad un nuovo trend (mobile speakers) e un ciclo positivo negli accessori per videogiochi. Appena raggiunta la resistenza a 15 CHF, il titolo ha tuttavia invertito nuovamente tendenza, rientrando nella fascia di lateralità che perdura ormai da due anni. Molto bene anche Straumann, che però non ha traslato gli ottimi risultati in una altrettanto buona performance in borsa. Il titolo è infatti già generosamente valutato, e la buona crescita rappresenta una conferma più che una promessa.

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