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LUGANOPOESTATE saluta: «Un'edizione magnifica»

05.06.17 - 14:11
Il bilancio della direttrice Armida Demarta: cosa le è piaciuto, cosa meno, e ciò che il pubblico dovrà attendersi il prossimo anno
Tio.ch / 20Minuti
POESTATE saluta: «Un'edizione magnifica»
Il bilancio della direttrice Armida Demarta: cosa le è piaciuto, cosa meno, e ciò che il pubblico dovrà attendersi il prossimo anno

LUGANO - Sabato sera si è conclusa l'edizione 2017 di POESTATE. Una ventina di proposte differenti, che hanno spaziato dalla letteratura alla canzone d'autore, dall'arte alla poesia. Centinaia di spettatori entusiasti, che hanno applaudito gli ospiti saliti sul palco montato all'interno del cortile di Palazzo Civico. Armida Demarta, la direttrice e ideatrice di questo festival giunto alla 21esima edizione, è comprensibilmente stanca ma raggiante.

Che bilancio vuoi tracciare dell'edizione di POESTATE appena conclusa?

«Un'edizione magnifica, bellissima, sono molto contenta. Un turbinio di proposte una più bella dell'altra. E come sempre tanti contatti aperti per nuove proposte da inserire già nella prossima edizione».

Tra i tanti eventi, tutti apprezzabili, ce n'è uno che ti è rimasto particolarmente nel cuore?

«Mi sono piaciute tutte le proposte, soprattutto la poetessa Chandra Livia Candiani, l'omaggio a Apollinare di Filippo di Sambuy e Fosco Valentini. Poi Gaetano Curreri e Andrea Scanzi per il magico viaggio nella poesia della canzone d'autore».

C'è invece qualcosa che, con il senno di poi, non avresti fatto o avresti proposto in maniera differente?

«Mi ha un po' deluso Pietro De Marchi, forse è un autore da presentare in una biblioteca e non in un festival. Avrei voluto proporre in maniera differente alcune proposte ma con il piccolo budget che ha POESTATE non è stato possibile fare di più. Altri festival che sono nati dopo POESTATE, copiando POESTATE, hanno grossi budget. Il nostro non fa parte di nessun noto "entourage" e dunque è discriminato sul fronte dei finanziamenti. Cercasi importante sponsor per importante festival: quindi POESTATE, che è il numero uno e l'originale, cerca un grosso sponsor».

Lugano e il Ticino sono un po' più ricchi, culturalmente? Il pubblico ha recepito il messaggio di POESTATE?

«Il progetto POESTATE è portatore di grande ricchezza culturale sia per Lugano sia per il Cantone Ticino. Quello di POESTATE ormai è un pubblico storico, che di anno in anno partecipa e aumenta perché POESTATE è unico. È POESTATE».

Hai qualche progetto per l'edizione 2018 che ci vuoi svelare?

«Appuntamento alla prossima edizione come sempre in cartellone il primo fine settimana di giugno a Lugano. Anticipazioni? Qualche nome: Michelangelo, Shakespeare, Rimbaud, Oscar Wilde, Kafavis, Penna, Genet, Vidal, Capote, Caravaggio, Pecora, Busi, Pasolini, Garcia Lorca, Proust, Cocteau, Renato Zero, George Michael, Tiziano Ferro, Freddy Mercury, Rupert Everett, Bach, Kandinsky, Ciajkovskij, Leonardo da Vinci, Saffo, ecc, la lista è lunga, tra personaggi e opere. Il tutto legato da un filo comune che scopriremo a POESTATE 2018».

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