Cerca e trova immobili

INTERVISTAUna lampada ticinese da primo premio

05.06.13 - 09:29
Mirko Carsana, classe 1991, con la sua Lampa conquista il contest di MakeTank e porta a casa un primo prezioso riconoscimento
None
Una lampada ticinese da primo premio
Mirko Carsana, classe 1991, con la sua Lampa conquista il contest di MakeTank e porta a casa un primo prezioso riconoscimento

LUGANO -  La giuria del contest di MakeTank e Arredativo.it, riservato alla progettazione di oggetti realizzati con la lavorazione a taglio laser, non hanno avuto dubbi, dei sessanta progetti pervenuti quello di Mirko Carsana aveva tutte le qualità per  aggiudicarsi il primo premio. Originale, funzionale, commerciabile, facile da montare e da spedire, Lampa, realizzato dal partner tecnico Vectorealism ha infatti ottenuto il massimo dei voti lasciando in credulo l’autore “Quando mi hanno detto che il mio prototipo aveva vinto mi sono preso un colpo e ovviamente è stata un’emozione grandissima – confessa il ticinese –  Non ci credevo, mi era capitato di vincere un concorso l’anno scorso ma lavoravo in coppia. Questa volta ho fatto tutto da solo”.

Sei pronto a invadere il mercato?
"Ci stiamo lavorando e con ogni probabilità il prodotto sarà in vendita nei prossimi mesi però (teniamo d’occhio maketank.it ndr), e lo dico anche a scapito mio, non credo sarà qualcosa che avrà un successo commerciale tale da vendere milioni di pezzi e non perché è brutto, o perché è venduto male ma semplicemente perché questi sono prodotti di nicchia. Ovviamente spero che piaccia perché la trovo davvero una lampada simpatica".

Com’è nata l’idea?
"Dovevo proporre un oggetto in lamiera per un progetto scolastico. L’idea era di creare qualcosa che illuminasse il tavolo di lavoro senza dare fastidio e nello stesso tempo sfruttasse lo spazio inutilizzato tra la scrivania e il muro dove spesso passano cavi. Così è nata Lampa".

Un nome che sembra scontato ma non lo è giusto?
"Sì. Sembra banale ma per il nome mi sono concentrato tantissimo e ne vado molto fiero: Lampa da bordo; su questa scia vorrei creare in un futuro anche la Lampa da muro e la Lampa da terra. Mi piaceva proprio il concetto di “lampa da…”.  Rispetto al progetto originale ho cambiato il materiale, sarà sempre taglio laser ma sul legno".

Industrial design, cosa ti ha portato su questa strada?
"Un percorso tutto ticinese che parte dalle medie di Balerna, dove il docente di visiva mi ha incentivato ad andare alla Csia e lì sono rimasto,  terminati gli studi infatti già mi piaceva il ramo del design allo mi sono iscritto alla Sssaa indirizzo Technical Industrial Design, quest’anno dovrei finire la formazione. Mi sono subito innamorato del fattore: creare il prodotto per qualcuno, il pensiero dietro la manualità chiude il cerchio di quello che una persona può fare nel complesso".
 
Un oggetto di design che ti ha rubato il cuore?
"Il posacenere cubo di Bruno Munari perché è pulito è semplice, facilissimo da fare e da usare. La funzione fa da estetica, fa tutto. È perfetto".

Il sogno nel cassetto?
"Sarà anche un po’ banale ma sicuramente riuscire a vivere vendendo i prodotti perché è sì un lavoro ma è anche la mia passione per cui riuscire a far combaciare le due cose è e rimane il massimo".

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE