Abbiamo analizzato assieme al nutrizionista Marco Ceriani quella dei nosti lettori
LUGANO. Abbiamo discusso con il nutrizionista Marco Ceriani i risultati del sondaggio apparso settimana scorsa su Tio.ch, inerente la pausa pranzo dei nostri lettori.
Alcuni sul mezzogiorno preferiscono fare sport anziché mangiare: è salutare?
“Saltare il pranzo per dedicarsi all'attività fisica è una scelta sempre più praticata dalle persone in cerca di benessere e in fuga dallo stress da lavoro. È senz'altro una buona abitudine, a patto però di programmare in modo adeguato l'alimentazione della mattina (essendo bandito dai nutrizionisti l'allenamento a digiuno). A seconda dell'attività sportiva preferita: palestra o sport di resistenza (come nuoto, corsa e ciclismo), si devono assumere a colazione rispettivamente proteine o carboidrati. Una frittata di albumi d'uova o prosciutto senza grasso con una fetta di pane integrale e una spremuta di agrumi possono essere l'ideale per iniziare bene la giornata. È inoltre necessario uno spuntino a metà mattina: frutta energetica (banana, caco, uva o frutta secca), del formaggio o yogurt. In alternativa allo spuntino, se non si ha tempo, qualche minuto prima dell'allenamento si possono assumere del succo di frutta non acido o degli zuccheri a rapida assimilazione come miele e marmellata”.
Il 32% dei nostri lettori durante la pausa si reca a casa, il 25% va al ristorante, il 21% mangia in ufficio e il 10% si reca alla mensa aziendale: qual è la formula migliore?
“Pranzare a casa significa, oltre ad un risparmio sicuro, poter scegliere i cibi e la loro qualità, abbinarli secondo il proprio gusto, ma soprattutto permette di controllare l'aggiunta e la qualità dei grassi. I condimenti, infatti, se da un lato rendono gustosi i piatti, dall'altro aumentano di molto le calorie assunte nella giornata. Facciamo un esempio: un bel piatto di pasta da 100 g condito con del pomodoro fresco equivale a circa 370 calorie, un altro di pari quantità condito alla carbonara ne apporta quasi 600. Per chi vuole essere in forma e nutrirsi con leggerezza, il controllo delle calorie a pranzo e cena è quasi un obbligo. Da notare infine che la pasta a pranzo ha un'azione rilassante (promuove la produzione di serotonina, l'ormone del "buonumore") che può compromettere l'efficienza e l'attenzione sul lavoro durante le prime ore del pomeriggio. Dunque un piatto di pasta a pranzo può essere ideale, ma controllandone la quantità e il condimento”.
Di coloro che restano in ufficio c'è chi salta il pranzo, chi si porta il cibo da casa, chi mangia un panino e chi cucina sul posto: chi ha ragione?
“Saltare i pasti non è mai una scelta vincente. Si abbassano i livelli glicemici, aumenta il senso di fame e si predispone il corpo ad accumulare i grassi. Cucinare cibi semplici e di stagione a casa per portarli in ufficio è senza dubbio la scelta migliore. Con un po' di programmazione si può prepararli nel week end e surgelarli già porzionati, in modo da avere una scorta settimanale sempre pronta. A livello psico-fisico è invece importante rilassarsi con una breve camminata all'aria aperta, quindi questo è il suggerimento appena terminato di pranzare in ufficio”.
Il 75% di coloro che si recano al ristorante ordinano un piatto unico, il 10% un piatto freddo o insalata, l'8% prende primo-secondo e dessert, e il 7% un panino: chi si nutre meglio?
“Il piatto unico è una scelta di leggerezza e di controllo calorico, ma deve essere nutrizionalmente corretta. Vale a dire che il monopiatto dovrebbe apportare tutti i nutrienti e non solo carboidrati (se si sceglie un primo piatto) o proteine (secondo piatto). La scelta migliore è quindi quella rappresentata dalla pasta (o riso o polenta) condita con legumi, formaggi o ragù di carne o pesce, oppure da proteine accompagnate da patate o pane e verdure. La pizza rappresenta un ottimo esempio di un monopiatto gustoso, una o due volte a settimana (se siete a dieta non scegliete quelle ai formaggi o troppo condite)”.
La maggior parte dei nostri lettori non spende più di 20 Fr. a pasto, anche se troviamo gente che supera giornalmente i 50 Fr.: chi più spende, meglio mangia?
“Uno scontrino del ristorante molto alto non equivale affatto ad una alimentazione più sana o migliore. Nel servizio sono infatti inclusi servizio e atmosfera che poco hanno a che vedere con la nutrizione. Basti inoltre pensare che la proteina di riferimento come completezza proteica (aminoacidi essenziali) è l'uovo, considerare il grande apporto in fibra e controllo glicemico garantito dai cereali integrali e dai legumi e quante vitamine e minerali sono contenuti in una semplice di spremuta di agrumi. Tutti alimenti poco costosi e alla portata di tutti”.
Il 45% dei partecipanti al sondaggio dispone di un'ora di tempo sul mezzogiorno: quanto dovrebbe durare la pausa pranzo ideale?
“Un'ora di tempo permette certamente un adeguato riposo psico-fisico e la possibilità di nutrirsi con calma e senza fretta. Basta saper scegliere i cibi migliori e, a tavola, non parlare mai di lavoro: se deve essere una pausa di relax si possono trovare argomenti migliori e più distensivi”.