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CINEMALo sfogo di Lars Von Trier: "Mai più conferenze stampa"

10.08.11 - 12:44
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Lo sfogo di Lars Von Trier: "Mai più conferenze stampa"

PARIGI - "Non darò mai più delle conferenze stampa. Ho chiuso. D'ora in poi farò come Terrence Malick, mi starò zitto. Non vedo perché debba essere il solo ad avere questo privilegio".

Il regista danese Lars Von Trier si sfoga in una lunga intervista rilasciata a Libération ed in cui torna sullo scandalo sollevato da alcune sue dichiarazioni filo naziste durante l'ultimo Festival de Cannes. Il cineasta, il cui ultimo film Melancholia esce oggi nelle sale francesi, disse all'epoca davanti alla stampa di capire Hitler. Affermazioni shock che spinsero gli organizzatori del Festival a dichiararlo persona non grata, mentre il suo film, secondo molti critici, avrebbe potuto concorrere per la Palma d'oro con Tree of Life dell'americano Malick, che poi vinse la prestigiosa ricompensa. L'attrice Kirsten Dunst ottenne invece il premio per la migliore interpretazione femminile.

Lars Von Trier spiega a Libération di aver tenuto quella conferenza stampa su domanda di Gilles Jacob, il presidente del festival, ma che, sottolinea, non aveva "preparato niente". "Come uno che cade dalla bici, sono andato nel panico. Ho detto cose davvero idiote - riconosce - e ce l'ho con me stesso per aver ferito delle persone. Il mio problema è l'ossessione dei conflitti e quindi non riesco ad impedirmi di sollevarne quando posso. Di fronte ad un'assemblea che si aspetta di sentirmi dire qualcosa, io lo faccio. E quando dico che sono nazista, mi stupisco che le persone mi credano. A Cannes - continua - ho toccato un vero tabù". Il regista ricorda di essersi scusato "almeno dieci volte" per le sue parole. "Non è per difendermi - sostiene - ma credo che il politically correct sta uccidendo il mondo. Se cadiamo in questa trappola, il pensiero rischia di impoverirsi".

ATS

Foto Keystone

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