Marco Ceriani, esperto in nutrizione e benessere, spiega: "Perdere peso non equivale a dimagrire"
LUGANO - Per tanti è un assillo quotidiano, per altri una curiosità settimanale, per molti è un guardare in faccia la dura realtà. La bilancia è tutto questo, ma… La bilancia è uno strumento che spesso non dice la verità.
"2 chili di peso in più infatti non significano automaticamente l'essere ingrassati e 3 chili di peso in meno non significano automaticamente d'essere dimagriti", ci dice l'esperto in nutrizione e benessere Marco Ceriani.
Ecco perché - Secondo l'esperto la ragione è semplice: il corpo umano è composto dallo scheletro, acqua, muscoli e grasso. "Il tessuto magro (muscolare) pesa di più di quello grasso - prosegue - quindi facendo attività fisica aumenta la massa muscolare e diminuisce il grasso. È quindi possibile pesare di più ed essere più magri (con più muscoli e meno grasso). Viceversa è possibile perdere massa magra (per esempio dopo solo alcune settimane di gesso e immobilità l’arto immobilizzato è visibilmente più piccolo dell’altro), pesando quindi di meno ma mantenendo la stessa quantità di grasso".
È proprio giocando sull’idratazione (il corpo umano è composto per il 40-70% d’acqua), come spiega Ceriani, che si possono quindi perdere, con saune e sudorine, diversi chili che in realtà sono litri d’acqua che presto vengono reintegrati.
Il "trucco" - La bilancia quindi è uno strumento che misura solamente il peso totale del corpo senza poter fornire alcuna indicazione sulla percentuale delle singole componenti corporee fissa (struttura ossea) e variabili (muscolo, acqua e grasso).
"Un aumento di peso, se dovuto ad un incremento della massa muscolare (considerato che il muscolo pesa di più del grasso) - conclude Ceriani - è indubbiamente una situazione favorevole, viceversa se si è perso peso anche o essenzialmente a causa di perdita di acqua o massa muscolare per inattività o errato allenamento,è un allarme per ripristinare una situazione più idonea al benessere".
Il consiglio dell'esperto - "Trascurare il peso e prenderlo come una valutazione di massima e affidarsi a determinazioni corporee (misurazioni specifiche come l’adipometria mediante ecografo) in grado di scomporre la massa grassa da quella magra, determinando anche il livello di idratazione corporea".