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GINEVRA - Una donna di 37 anni ha telefonato 2047 volte alla polizia di Ginevra nel giro di due mesi perché la eccitavano gli agenti in uniforme. Oggi è comparsa per spiegarsi davanti al Tribunale di polizia. A sorpresa questo ha deciso di tenere il processo a porte chiuse, verosimilmente su richiesta della difesa. Curiosi e giornalisti sono rimasti fuori.
Le telefonate a diversi posti di polizia cantonali sono state effettuate negli scorsi mesi di maggio e giugno. Per spiegare le richieste d'intervento la donna ha addotto le sue voglie sessuali.
La 37enne è pure accusata di aver chiamato il 117 (il numero d'emergenza della polizia) tra gennaio e marzo 2009 per chiedere a pattuglie di intervenire a casa sua. Deve inoltre rispondere di un falso allarme suicidio: nel maggio scorso ha chiamato la gendarmeria di Aigle, nel canton Vaud, minacciando di togliersi la vita perché voleva che il poliziotto al telefono si sentisse colpevole di non più averle più voluto parlare. In luglio, ha minacciato di gettarsi dalla finestra: un nuovo pretesto per ottenere l'intervento di agenti in uniforme.
