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PeopleIl ticinese Massimo Reguzzi messo "a nudo" sul calendario dei contadini svizzeri

12.10.09 - 15:25
Massimo Reguzzi
Il ticinese Massimo Reguzzi messo "a nudo" sul calendario dei contadini svizzeri

CAMORINO - Tra 120 candidati, l'hanno spuntata in 13. Tra loro c'è anche un ticinese e ora è finito sul calendario 2010 degli agricoltori più belli del 2010.

Lui è Massimo Reguzzi, ha 24 anni e abita a Camorino. Insieme ad altri 12 agricoltori svizzeri, ha accettato di farsi fotografare in pose osé e "mettere a nudo" la modernità del mondo agreste. Massimo lavora da 3 anni come orticoltore nell'azienda di famiglia assieme al padre. È il primo ticinese a finire nel calendario dei contadini svizzeri, un calendario che forse non sarà famoso come quello francese "Dieux du Stade", ma si conquista ogni anno, alla sua uscita, parecchie recensioni e pubblicazioni.

A Massimo Reguzzi è stato assegnato il mese di settembre. Vestito con una salopette in jeans e seduto su una falciatrice, Massimo è ritratto tra le montagne dell'Oberland bernese, nei dintorni di Grindelwald. E fino a ieri di calendari e di contadini nudi non ne sapeva nulla. "Non sapevo nemmeno dell'esistenza di un calendario con i contadini nudi. È stato un mio amico a parlarmi del calendario ed è stato lui a convincermi a partecipare".

E tu hai accettato  subito?
"All'inizio ero un po' titubante. Poi mi sono lasciato convincere e siamo partiti per Berna e partecipare al casting"

Come è andata?
"Mi hanno scattato una serie di fotografie, e inoltre ho dovuto rispondere ad alcune domande. Mi sembravano abbastanza soddisfatti, e mi hanno lasciato andare con il classico saluto le faremo sapere".

Quando ti hanno comunicato che eri stato scelto?
"Dopo due settimane è arrivata una mail e mi dicevano che  erano interessati alla mia immagine e mi convocavano per un secondo provino, che sarebbe poi stato quello definitivo con la realizzazione delle foto da destinare al calendario".

Come è andata sul set fotografico?
"Abbastanza bene. Inizialmente ero intimorito. Il fotografo mi ha chiesto se poteva piacermi l'idea di stare con una salopette in jeans seduto su un attrezzo per tagliare l'erba mentre in mano ho degli arnesi da lavoro. L'idea  mi andava bene. È stato il fotografo a dirmi come sedermi, quali posizioni assumere, precisando che dovevo essere me stesso e fare quello che mi sentivo di fare".

Soddisfatto del risultato?
"Tutto sommato sì. È stato un bel gioco. Un'esperienza come tante altre"

Nessun imbarazzo a farti fotografare senza t-shirt?
"Sì ero abbastanza imbarazzato, in fondo non avevo mai realizzato foto di questo tipo".

E come hai superato l'imbarazzo?
"Convincendomi che era una cosa del tutto normale e naturale. Sul set fotografico mi hanno messo a mio agio, per loro era la cosa più normale in assoluto. È stato proprio questo clima di normalità ad avermi tranquillizzato"

I tuoi genitori come l'hanno presa?
"Loro non sono molto per queste cose, ma alla fine sono rimasti contenti del risultato finale"

E la fidanzata cosa ti ha detto?
"Non ho più la fidanzata".

Ti ha lasciato per la foto?
"No. Ci siamo lasciati prima del servizio fotografico".

I tuoi amici invece cosa ti hanno detto?
"Mi hanno preso bonariamente in giro, e si sono divertiti"

E se questa foto dovesse aprirti altre porte come quelle dello spettacolo o della moda?
"Non sarebbe male, e potrei eventualmente valutare  le proposte. Però amo molto anche il mio lavoro e ho parecchi progetti per il futuro, per cui resto con i piedi per terra".

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