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PeopleMedicina: respirare a tempo di musica, ricetta italiana per 'cuore stanco'

05.09.08 - 18:12
Medicina: respirare a tempo di musica, ricetta italiana per 'cuore stanco'

Milano, 5 set. (Adnkronos Salute) - Respirare a tempo di musica, lentamente e in profondità, allevia i sintomi dello scompenso cardiaco: la prima causa di ospedalizzazione tra gli italiani over 65, che colpisce circa 600 mila connazionali con 200 mila ricoveri all'anno. L'ultima ricetta contro la malattia del 'cuore stanco' è italiana, frutto degli studi del gruppo di Gianfranco Parati dell'Istituto auxologico italiano-università di Milano Bicocca. "Respirare in questo modo 15 minuti due volte al giorno, per un periodo di tre mesi - spiega l'esperto oggi nel capoluogo lombardo, durante la presentazione del progetto 'Highcare' che porterà i medici dell'Irccs meneghino sull'Everest per indagare gli effetti della carenza di ossigeno sull'organismo umano - rappresenta una nuova forma di riabilitazione anti-scompenso".

In sintesi, il segreto è allenare i malati a compiere un solo respiro ogni 10 secondi. "Per farlo si può utilizzare un comune metronomo da musicista - precisa Parati - oppure uno strumento 'made in Israele' già disponibile in commercio: una sorta di mini-computer portatile che trasmette musica attraverso semplici cuffiette". Il dispositivo è collegato a una banda toracica, che permette al computer di adattare il ritmo della musica a quello del respiro lento prodotto dal paziente. Inspirando a tempo di musica, quindi, il malato riesce a sincronizzare meglio la propria respirazione sulla frequenza 'terapeutica': appunto un respiro ogni 10 secondi.

"Benché anziani, i pazienti non hanno avuto alcuna difficoltà nell'impiego di questo strumento", assicura Parati. E al termine del periodo di osservazione, "la capacità di compiere esercizio fisico è aumentata, la pressione polmonare si è ridotta e la qualità della vita è migliorata in modo significativo. Respirando piano e in profondità, infatti, i polmoni si dilatano e si può sfruttare al meglio tutta la superficie dell'albero respiratorio". La nuova tecnica di riabilitazione - oggetto di numerose ricerche targate Auxologico, nonché di uno studio in fase di pubblicazione - è stata illustrata anche al Congresso 2008 della Società europea di cardiologia (Esc) che si è concluso da poco a Monaco di Baviera.

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