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PeoplePsoriasi: studio italiano-disagi psichici per 46% malati, per lo piu' donne

14.02.08 - 20:30
Psoriasi: studio italiano-disagi psichici per 46% malati, per lo piu' donne

Roma, 14 feb. (Adnkronos Salute) - Macchie e lesioni sulla pelle, ma anche un forte disagio psichico che in molti casi sfocia in sintomi veri e propri, come ansia e depressione. La psoriasi colpisce il corpo e l'anima di chi ne soffre, circa tre milioni di italiani, e troppo spesso i medici non considerano entrambi i lati della medaglia. E' l'allarme che arriva da uno studio italiano, chiamato 'Psychae' (Psoriasis: SurveY for the Control of Anxiety and dEpression), condotto in 39 cliniche dermatologiche universitarie seguendo circa 1.600 pazienti psoriasici e presentato oggi a Roma, in occasione dell'apertura del congresso della Società italiana di dermatologia medica, chirurgia estetica e della malattie sessualmente trasmesse (Sidemast).

Dai risultati dell'indagine, sostenuta da Novartis, emerge che il 46% dei pazienti presenta un disagio psicologico e che l'11% soffre di una vera e propria patologia psichica. In entrambi i casi sono risultate più colpite le donne rispetto agli uomini: il 54% delle rappresentanti del 'gentil sesso' contro il 40% di quelli del 'sesso forte' presenta un disagio mentale, mentre il 17% delle donne contro il 7% degli uomini manifesta una vera e propria sofferenza psicopatologica. E nella popolazione psoriasica, fino al 7,5% dei malati ha pensieri suicidi.

"C'è da notare - ha spiegato Alberto Caputo, ricercatore di Scienze relazionali in psichiatria all'università di Milano - che il malessere dei pazienti spesso non è correlato con l'estensione della malattia sul loro corpo: c'è chi, pur con lesioni minime, soffre profondamente per la propria malattia. Ecco perchè il dermatologo deve valutare la gravità della psoriasi così come l'impatto psicologico che essa può avere, prescrivendo non solo medicinali a uso topico, ma anche terapie considerate 'aggressive' come i farmaci sistemici, se, pur con piccole lesioni, il paziente soffre di ansia e depressione".

Insomma, l'approccio al malato non deve essere 'topografico', cioè basato solo sull'estensione delle lesioni cutanee, bensì 'olistico'. "Il pianeta psoriasi è il pianeta dello stigma - ha sottolineato Mara Maccarone, presidente dell'Associazione per la difesa degli psoriasici (Adipso) - e per i malati diventa il pianeta del disagio psicologico che, per molti, è l'anticamera dei sintomi depressivi. Anche se è ancora radicata la convinzione che sia una malattia contagiosa, oggi il paziente psoriasico è abbastanza supportato: esistono farmaci che consentono di controllare la malattia, anche se l'accesso ai nuovi medicinali biologici è ancora un percorso a ostacoli, e ci sono strutture in tutta Italia dove è possibile rivolgersi. In ogni centro Psocare, però, ci dovrebbe essere anche uno psicologo in grado di affrontare il problema del disagio. Perchè la cura, come la malattia, comincia dalla mente".

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