Cerca e trova immobili
Milano, 5 feb. (Adnkronos Salute) - Nel mondo sono 200 milioni i bambini e gli adolescenti che vivono con una disabilità, secondo le stime delle Nazioni Unite. Nei Paesi in via di sviluppo, dove vive più dell'80% delle persone disabili, pochi possono disporre di servizi pubblici e la frequenza scolastica è negata al 90% dei piccoli con disabilità. Questi i numeri diffusi oggi a Milano dall'Unicef Italia che, con il patrocinio e il contributo della Provincia di Milano e in collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore del capoluogo lombardo, ha organizzato un convegno dedicato proprio ai diritti dei bambini e degli adolescenti con disabilità.
"Occorre ribadire - dichiara in una nota il presidente di Unicef Italia, Antonio Sclavi - che se è vero che i bambini e gli adolescenti con disabilità hanno gli stessi diritti riconosciuti agli altri, hanno però bisogno di azioni specifiche per poterli esercitare. Parità di diritti non significa parità di trattamento: le istituzioni competenti devono intervenire affinché gli uguali diritti vengano tradotti nella pari opportunità di esercitarli. Per dirla con le parole del Comitato Onu sui diritti dell'infanzia - prosegue Sclavi - la barriera non è la disabilità stessa, ma una combinazione di barriere sociali, culturali, fisiche che i bambini e gli adolescenti con disabilità incontrano nella loro vita quotidiana. La strategia per promuovere i loro diritti è adottare le azioni necessarie per rimuoverle". Dall'incontro di oggi dovrebbe scaturire un documento finale, pensato come un contributo all'elaborazione del prossimo Piano nazionale d'azione per l'infanzia e l'adolescenza, ma anche all'attività politica del Governo in materia.
