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PeopleSalute: 'Pasionarie' dal cuore di cristallo, infarto killer in rosa

31.01.08 - 16:50
Salute: 'Pasionarie' dal cuore di cristallo, infarto killer in rosa

Milano, 31 gen. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Piu' piccolo, leggero e fragile. Il cuore delle donne e' delicato come un cristallo e i numeri lo dimostrano: ogni anno l'infarto uccide 30 mila italiane, quasi il triplo delle vittime del cancro al seno (11 mila decessi l'anno nella Penisola). A lanciare l'allarme 'rosa' e' l'Osservatorio nazionale sulla salute delle donne (Onda), in occasione della conferenza 'Cuore al femminile' che questa sera alle 18, in Palazzo Turati a Milano, riunira' i principali esperti del settore.

In genere piu' passionali nei sentimenti e piu' tolleranti al dolore, sottolinea Onda, le donne non sono affatto immuni dai disturbi cardiaci. Anzi, 'complice' la maggiore resistenza al dolore, tipicamente femminile, "la donna spesso sottovaluta quei sintomi che nell'uomo sono ritenuti il campanello d'allarme per alcune complicazioni come l'infarto - afferma in una nota Francesca Merzagora, presidente di Onda - Una situazione che nella donna puo' causare una percezione erronea del rischio. Per questo e' necessario che venga sviluppata una maggiore conoscenza dei disturbi e dei metodi di prevenzione", e' l'invito.

"I sintomi clinici della malattia cardiovascolare vengono spesso descritti dalle pazienti come sensazioni di dolore e bruciore di secondaria importanza, e quindi piu' difficili da associare, ad esempio, all'angina - spiega Annachiara Nuzzo, cattedra di Cardiologia all'universita' di Modena e Reggio Emilia - Questo puo' ritardare il riconoscimento della malattia e compromettere l'efficacia delle cure. La donna viene spesso 'sottodiagnosticata', anche perche' si sottopone meno frequentemente a quelle indagini diagnostiche considerate piu' invasive, che sono anche le piu' efficaci, come la coronarografia, ritenute di pertinenza prevalentemente maschile. Ma il quadro sta migliorando, grazie a un'opera di prevenzione che riguarda le donne piu' da vicino".

A invocare piu' informazione e dialogo e' anche Silvia Vegetti Finzi, psicologa clinica e scrittrice. "A livello di sentimenti e di affetti, le donne sono piu' emotive e in un certo senso hanno meno difese rispetto agli uomini - evidenzia - Questa maggiore sensibilita' puo' diventare un vantaggio, poiche' se le emozioni sono riconosciute e condivise all'interno della comunita' femminile diventano una ricchezza, piuttosto che un disturbo. Lo stesso vale per le pazienti afflitte da malattie cardiache: se riescono a entrare in sintonia con la loro diversa emotivita' e la accettano come una propria caratteristica distintiva, la condizione della loro vita puo' senza dubbio migliorare. La scoperta stessa che i problemi cardiaci non sono appannaggio esclusivo degli uomini, puo' essere letta positivamente come un aspetto dell'emancipazione femminile".

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