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CILE«Neruda non morì di cancro, forse fu avvelenato»

21.10.17 - 20:00
Secondo un team di scienziati internazionali nelle ossa dello scrittore è stata trovata la presenza di agenti chimici
Keystone
«Neruda non morì di cancro, forse fu avvelenato»
Secondo un team di scienziati internazionali nelle ossa dello scrittore è stata trovata la presenza di agenti chimici

SANTIAGO DEL CILE - Una storia infinita, con al centro un protagonista della letteratura latinoamericana. Secondo un team di scienziati internazionali, Pablo Neruda non morì di cancro, come venne invece annunciato ufficialmente nel 1973, l'anno del golpe in Cile e della sua scomparsa.

I familiari hanno per anni chiesto ulteriori perizie sulle cause della morte, che ora sono in effetti arrivate: le conclusioni riaprono il caso e una ferita, per l'intero Paese, che pare non rimarginarsi più. Sullo sfondo della vicenda riemerge infatti tutto l'orrore degli anni della dittatura.

Gli esperti hanno annunciato di aver identificato "una tossina che potrebbe aver causato la morte" del Nobel cileno, scomparso il 23 settembre 1973, dodici giorni dopo il colpo di Stato di Pinochet di cui l'intellettuale era un fermo oppositore. La versione ufficiale è che ad ucciderlo fu un cancro, ma la famiglia ha sempre sospettato che il poeta sia stato avvelenato dalla polizia segreta. Il suo corpo venne riesumato nel 2013 per determinare la cause della morte, ma finora era stata esclusa la presenza di agenti chimici nelle ossa.

"Siamo giunti alla conclusione che non è valido il certificato di morte", ha riferito il medico spagnolo Aurelio Luna, escludendo inoltre "quale causa del decesso la cachessia". "Tutti gli studi hanno scartato" tale possibilità, ha aggiunto Luna, precisando che l'autore dei Cento sonetti d'amore e una canzone disperata aveva un cancro alla prostata e che la cachessia è uno stato di deperimento generale dell'organismo che si produce dopo vari mesi di malattia.

La traccia sulla quale puntano ora le perizie è invece un nuovo batterio che niente ha a che vedere col cancro e che viene studiato dagli esperti di laboratori di Canada e Danimarca. I risultati sono attesi entro un anno: "Stiamo aspettando di stabilirne l'origine, per vedere se sono batteri provenienti da laboratori, modificati e coltivati quale arma biologica", ha aggiunto Luna.

Una tesi agghiacciante. E infatti i familiari del poeta vivono queste nuove rivelazioni con due sentimenti contrapposti, ha raccontato Rodolfo Reyes, legale e nipote di Neruda: da una parte c'è "soddisfazione, in quanto c'è la conferma che il decesso non è avvenuto per cachessia o per un cancro". "La causa della morte è stata falsificata", ha aggiunto Reyes, ricordando nel contempo "la grande tristezza della famiglia, in quanto ora si conferma che Neruda è deceduto per un'azione improvvisa che lo ha ucciso".

"Ci hanno mentito, ed è molto grave", ha commentato da parte sua Eduardo Contreras, legale del Partito comunista cileno del quale Neruda era un militante. Contreras ha inoltre puntato il dito su una frase detta da Pinochet il 15 settembre del 1973, qualche giorno prima, quindi, della morte del poeta: "Neruda sta bene, se morirà sarà per cause naturali".

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