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CANTONECon Ralph in tv tornano i dinosauri

23.08.17 - 06:01
Tra pochi giorni Rsi, così come Rts, manderà in onda “Ralph e i dinosauri”, una nuova serie animata realizzata da un regista ticinese (da qualche tempo di base a Ginevra), Marcel Barelli
Con Ralph in tv tornano i dinosauri
Tra pochi giorni Rsi, così come Rts, manderà in onda “Ralph e i dinosauri”, una nuova serie animata realizzata da un regista ticinese (da qualche tempo di base a Ginevra), Marcel Barelli

LUGANO – Una serie per tutta la famiglia - «didattica, ma da ridere» - costruita da 26 episodi di 5 minuti l’uno. Incontreremo 26 diversi dinosauri, così come altrettanti soggetti legati alla loro storia, scoperta ed evoluzione.

Marcel, chi è Ralph? 

«Ralph è un animaletto preistorico, una specie di tasso che, esperto di dinosauri, ci racconta tutto ciò che sa su di loro, soprattutto sulle nuove scoperte in ambito scientifico.

Cosa vuoi anticipare ai bimbi che seguiranno la serie?

«Ognuno dei 26 episodi presenta un nuovo dinosauro. Sono perlopiù dinosauri poco conosciuti, alcuni addirittura scoperti soltanto due anni fa. La serie vuole proporli attraverso una nuova immagine: contrariamente a quanto si credeva in passato, non erano creature goffe e lente, bensì agili, dinamiche e spesso ricoperte di piume o di peli, non di scaglie».

Raccontami la nascita del progetto…

«I dinosauri mi hanno sempre affascinato: lo testimoniano gli scaffali pieni di libri sul soggetto e i classeur in cantina zeppi di miei disegni. Ho sempre voluto lavorare a un progetto capace di trasmettere questa mia passione, e quando il mio produttore mi ha suggerito, dopo quattro cortometraggi prodotti insieme, di realizzare una serie, le idee hanno preso forma piuttosto spontaneamente…».

Cosa vuoi dirmi dello sviluppo?

«Siccome non volevo raccontare delle storie, ma fare una serie didattica, si dovevano raggruppare le informazioni scientifiche - per me la parte più divertente -, definire la struttura degli episodi, la durata, l'approccio, il pubblico e, infine, scegliere i dinosauri e i personaggi della serie...».

Vuoi entrare nel dettaglio del processo di lavorazione?

«Diciamo che per la scrittura, il finanziamento e la creazione del design è servito più o meno un anno e mezzo. Poi ancora un anno e qualche mese per produrre i 130 minuti di animazione, affinare il montaggio e sonorizzare il tutto. Le serie animate prodotte in Svizzera sono rarissime. Ancora di più in Ticino. Per fortuna la casa di produzione della serie, la Nadasdy Film, può vantare una certa esperienza in questo campo...».

Chi sono i tuoi punti di riferimento nel cinema di animazione?

«Coloro che raccontano i problemi del mondo, che portano uno sguardo critico sul nostro stile di vita o che parlano del rapporto uomo-ambiente. Tra tutti, dal mio punto di vista, il migliore è il grande Frédéric Back, scomparso quattro anni fa, che realizzò il pluripremiato “L’uomo che piantava gli alberi” (Canada, 1987)».

Sei al lavoro su altri progetti in questo periodo?

«Sto lavorando al mio prossimo cortometraggio: è la storia (autobiografica) di un regista vegetariano cresciuto in una famiglia di cacciatori…».

So che da qualche tempo vivi a Ginevra. Non ti manca il Ticino?

«Il mio lavoro, le mie nuove amicizie e la scuola dei bambini sono a Ginevra. A Lodrino torno quando posso, con la famiglia. Non è poi così lontano. In un episodio di “Ralph e i dinosauri”, comunque, i piccoli telespettatori avranno modo di vedere anche un rettile preistorico ticinese, il Ceresiosaurus, che, come evoca il suo nome, è stato trovato nei pressi del Lago di Lugano…».

 

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