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CANTONE«Io, reginetta fiera dei miei chili in più»

21.08.17 - 06:01
Katia Cattaneo è Miss Plus Size Ticino. Da qualche mese è anche madrina di Curve pericolose, un gruppo di donne formose che sfila nel nord Italia e che presto farà tappa a Lugano
«Io, reginetta fiera dei miei chili in più»
Katia Cattaneo è Miss Plus Size Ticino. Da qualche mese è anche madrina di Curve pericolose, un gruppo di donne formose che sfila nel nord Italia e che presto farà tappa a Lugano

MENDRISIO – "Curvy" alla riscossa. C'è un gruppo di ragazze formose che, da qualche mese, sta spopolando nei Comuni limitrofi del vicino nord Italia. Si fanno chiamare "Curve pericolose" e partecipano a sfilate e a eventi mondani. Segni particolari: hanno tutte qualche chilo di troppo. E ne vanno fiere. La loro madrina è una donna ticinese, Katia Cattaneo, 42enne di Mendrisio, eletta nel 2015 Miss Plus Size Ticino. Una donna dal passato travagliato, che oggi si racconta con serenità. «Perché ho imparato ad accettarmi – sospira –. Fino alla maternità ho vissuto attimi bui. Ho fatto un grande percorso interiore».

"Mangia di meno" – Katia ha tre figlie e fa la segretaria in uno studio psichiatrico. In parallelo si sta formando come counselor generativo. «Diventerò una specie di psicologa, che tratterà situazioni non legate a patologie». Ha voglia di aiutare, Katia. Lei che l'aiuto, quello vero, l'ha trovato soprattutto dentro di sé. Dopo un calvario durato anni. «Sono sempre stata robusta. Venivo spesso presa in giro dai compagni di classe. Mi sentivo dire "Mangia di meno", "Corri di più"... Ma se una nasce con la corporatura robusta c'è poco da fare, non peserà mai 50 chili».

Ingiustizie – In famiglia l'esistenza di Katia era altrettanto disastrosa. «C'era la corsa alle diete. All'epoca non c'era l'informazione che c'è oggi. Mi facevano mangiare le verdure, con un sacco di burro. Ho dovuto sgomitare anche in casa per stare a galla. Mi sentivo costantemente vittima di ingiustizie. Mi chiedevo come mai fosse toccato proprio a me».

Trasformazione – Non vuole dire quanto pesa, Katia. «Non è importante», sostiene. Ma racconta, invece, di una svolta graduale. «L'ultima figlia l'ho avuta a 30 anni. La maternità trasforma il tuo corpo. Che, in un certo senso, diventa testimone della tua vita. Inseguire modelli impossibili non aveva più senso. Sono andata oltre, cercando di esprimere la mia femminilità in altre sfumature. Ho fatto tanta fatica, è stato un lungo processo di autoconvinzione».

Sfide – Nel 2015 Katia partecipa addirittura a un concorso nazionale dedicato alle ragazze "fuori misura". «Ho vinto il titolo per la Svizzera italiana. Da allora sfilo e poso, anche con capi di intimo. Faccio la modella, in pratica. È stato un grande passo per me. Non ho più barriere. Non mi vergogno di nulla. Sfilo in Svizzera tedesca, in Austria, in Italia. Poco in Ticino. Perché da noi le "curvy" hanno ancora un po' di timore a esporsi. Prossimamente porteremo una sfilata di Curve Pericolose a Lugano. Forse si apriranno nuove prospettive».

Frustrazione e psicologia – Infine, un appello. Sentito. Indirizzato alle donne in sovrappeso. «La società ogni tanto ci esclude. Ricordo che quando entravo nei negozi trovavo solo vestiti con taglie M o L. Può essere frustrante. Il meccanismo è soprattutto psicologico. Bisogna rendersi conto di potere essere belle donne anche in un corpo che magari non corrisponde ai classici canoni estetici. Tutte possono farcela. La strada è piena di insidie. Ma quando si arriva in cima, la soddisfazione è enorme».  

 

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COMMENTI
 

Kat Cattaneo 6 anni fa su tio
Cari lettori, mi dispiace molto leggere alcuni commenti. Lo spazio per gli articoli purtroppo è sempre limitato, e peccato che non sia passato il mio vero messaggio (come più volte postato sui miei Social) che vuole essere quello di amarsi e accettarsi rispettando però anche la propria morfologia, che non è sempre uguale per tutti, e la propria storia di vita, vuoi per problemi legati al metabolismo, vuoi per altre motivazioni che possono essere anche di natura psichica o altro. Certo non vuole essere quello di rassegnarsi e di non voler migliorare prestando attenzione alla propria salute, alimentandosi in modo sano ed equilibrato e muovendosi con piacere praticando dell'attività fisica. Io stessa osservo queste buone regole, ma solo chi mi conosce personalmente lo sa. Soprattutto mi piacerebbe che ci fosse maggiore sensibilità verso le persone e le loro diversità, come esiste anche in altri ambiti: troppe le donne che incontro o che mi scrivono dicendomi che non trovano il coraggio di mostrarsi per come sono, dicendomi che si vergognano del loro corpo e vorrebbero nascondersi. Si sentono giudicate e così negano a sé stesse la possibilità di aiutarsi prendendosene cura. Rinunciano, si deprimono, si rassegnano. Ricordiamoci che ogni donna o uomo che sia, ha la propria bellezza interiore ed esteriore, e soprattutto che le persone, e per tali si chiamano, sono fatte anche di altro. Non è giudicando che si aiuta il prossimo. Questo è il mio vero messaggio, e vi ringrazio. https://www.facebook.com/katcattaneo.ch https://www.instagram.com/katcattaneo.ch

francox 6 anni fa su tio
Volete una voce fuori dal coro? Bella bbuzzicona.

bananajoe 6 anni fa su tio
Molto spesso gli obesi hanno figli anch'essi in forte sovrappeso, (non certamente solo loro, ma statisticamente i casi aumentano). La signora, avendo ammesso i suoi disagi sin da giovane, mi auguro si curi della linea dei suoi figli che hanno diritto di crescere con un peso-forma e poi decidere una volta adulti, se mantenerlo oppure no. Questo è un dovere di tutti noi genitori! ...uno dei tanti Ho detto peso-forma, non scheletri!

Cass 6 anni fa su tio
Risposta a bananajoe
La signora é una persona che mangia in modo molto sano, sa cosa é bene per i suoi figli. Essi sono ben voluti e trattati con le giuste misure per quanto riguarda il cibo. É una bravissima madre, potrá anche essere criticata per quello che fa (da persone che non hanno rispetto) ma non deve essere assolutamente e in alcun modo criticata per il suo lavoro di madre.

ladycore 6 anni fa su tio
eccert lo stigma sociale è deleterio sono daccordo, vedremo tra 20 anni la sua salute come andrà curvy

Cass 6 anni fa su tio
Risposta a ladycore
La sua salute é già ottima in questo momento e comunque non é un tuo problema. Leone da tastiera.

pillola rossa 6 anni fa su tio
Il problema non sono i chili in più o in meno, il problema sono i concorsi di bellezza.

ladycore 6 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
il troppo storpia

miba 6 anni fa su tio
Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace. E poi basta con gli stereotipi di modelle anoressiche e di persone che passano metà del loro tempo nei centri fitness!

Dog4life 6 anni fa su tio
Suppongo se ci fosse la controparte maschile curvy /beer belly , tutti gridare allo schifo ;)
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