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CANTONE«Vi racconto il mio risveglio, musicale e umano»

20.01.17 - 06:00
Viene dato alla stampe oggi “Awekening” (Phonag Records), il secondo album di Sebalter
«Vi racconto il mio risveglio, musicale e umano»
Viene dato alla stampe oggi “Awekening” (Phonag Records), il secondo album di Sebalter

BELLINZONA - Gli estimatori del giovane cantautore sono tanti, anzi, tantissimi, e lui, ancora una volta, non ha voluto deluderli. In primis, decidendo di tornare in studio di registrazione, riabbracciando la musica a livello professionale, poiché, ricorderete, dopo la realizzazione di “Day Of Glory” (Phonag Records, 2015), Sebalter aveva deciso di focalizzarsi sulla sua professione di giurista.

«Per certi versi questo album è inaspettato anche per me, proprio perché, dopo l’esperienza di Eurovision Song Contest nel 2014 e l’album di esordio l’anno successivo, in qualche modo, sentivo la necessità di dovermi fermare... Di dovermi fermare e capire...», ci spiega. «Poi, nel corso del 2016 è nato questo nuovo capitolo che, inizialmente, mi ha catapultato sul palco in dimensione prettamente acustica, portandomi a riscoprire quel gran piacere di fare musica...».

“Awakening” raccoglie dieci canzoni nutrite dal folk-pop di ottima fattura a cui Sebalter ci aveva fatto affezionare attraverso il suo primo disco. Questa volta, però, si spinge oltre, sperimentando maggiormente in territori electro, proiettando la sua musica, le sue canzoni, verso una nuova dimensione, più ricercata, più matura, pur mantenendo la medesima immediatezza e la stessa spontaneità degli esordi.

Nei versi, nelle strofe, il giovane cantautore ci porta nelle sue riflessioni, riflessioni che negli ultimi tempi lo hanno spinto a prendere decisioni importanti, a livello personale e professionale, guardando avanti, nel presente e nel futuro.

Seba, qual è il primo brano che è venuto alla luce?

«“Lights”, la settima traccia. Era febbraio o marzo 2016 e da lì, devo dire, per me, si è messo in moto un nuovo processo creativo…».

Vuoi analizzare il titolo dell’album, “Awakening” (Risveglio)?

«Sicuramente è un risveglio musicale, ma anche un risveglio umano, che mi ha insegnato ad ascoltare maggiormente me stesso per capire... Gli anni passano, e gli anni, in qualche modo, ti cambiano…».

Cosa hai capito?

«Che dobbiamo lasciare che le cose accadano, invece di continuare inseguirle, magari, anche in modo nevrotico...».

Nessun rimpianto, quindi, rispetto al passato?

«No… Se mi fai questa domanda posso risponderti con “Weeping Willow” (Salice piangente), la terza canzone del disco. Il salice piangente, come sai, segue il vento più degli altri alberi… Lo segue fino a un certo punto, però, poi lo lascia andare... Ciò che voglio dire è che è bello, talvolta, farsi cullare dal passato, ma oggi siamo nel presente, e il nostro presente dobbiamo imparare a viverlo...».

Quando presenterai il disco in dimensione live?

«La “prima” è in programma il 28 gennaio al Teatro Sociale di Bellinzona e i biglietti, devo dire, sono agli sgoccioli. Per questo motivo, sempre al Sociale, ho pianificato un secondo show l’11 febbraio… Esattamente un mese dopo, l’11 marzo, mi esibirò nel Sottoceneri, tra le mura del Cinema Teatro Plaza di Mendrisio…».

 

 

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