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Fanny Leeb: «Ecco chi sono i miei eroi»

SVIZZERAFanny Leeb: «Ecco chi sono i miei eroi»

01.12.16 - 06:00
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Fanny, che lo scorso mese di maggio ha dato alle stampe il suo secondo album, "Heroes"
Foto Avalanche
Fanny Leeb, 29 anni.
Fanny Leeb, 29 anni.
Fanny Leeb: «Ecco chi sono i miei eroi»
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Fanny, che lo scorso mese di maggio ha dato alle stampe il suo secondo album, "Heroes"

MONTREUX (VD) - Parigina, da qualche tempo Fanny vive in territorio elvetico, e non ha scelto una città a caso: «Da due anni abito a Montreux», ci spiega. «Qui si respira musica», aggiunge, riferendosi alla straordinaria creazione di Claude Nobs, il Jazz Festival.

Figlia dell’umorista francese Michel Leeb - a cui ha dedicato il singolo “Daddy Told Me” -, Fanny è cresciuta nell’arte, nella musica, ascoltando, fin da quando ha emesso i primi vagiti, mostri sacri del jazz, del blues, del soul, «come Ella Fitzgerald, Ray Charles e Stevie Wonder».

Nel 2013, dopo avere portato a termine la formazione musicale a New York, pubblica il suo primo album, “Travel” (Bluekind Music), e l’anno successivo l’ep “Arrow” (Bluekind Music). Nel contempo, partecipa all’edizione francese di The Voice e il suo talento la catapulta sui palchi di grandi festival come il Caprices e, inevitabilmente, il Montreux Jazz. Ed è proprio nel corso della sua esibizione a Montreux che viene notata da uno dei più grandi musicisti e produttori di sempre: stiamo parlando di Quincy Jones. Sì, proprio lui...

Jones porta Fanny a Los Angeles e la presenta ad Alberto Bof, produttore italiano di base a Venice Beach. «In due mesi abbiamo lavorato a numerose canzoni e, alla fine, per l’album ne abbiamo selezionate dieci. Io ho curato testi e melodie, mentre Alberto ha lavorato prevalentemente sugli arrangiamenti», prosegue Fanny.

La title-track, “Heroes”, spiega la cantante, «non ha nulla a che vedere con l’omonimo brano di Bowie». «La canzone è dedicata alle vittime e a tutti coloro che hanno vissuto gli attentati di Parigi in prima persona». «Questo, inoltre, è un brano che ho messo a punto con mio fratello minore... Lui vive ancora da quelle parti...».

Nell’album, quindi, dieci tracce in tutto (“Home”, esattamente a metà disco, è uno straordinario duetto con Xriss Jor), in perfetto equilibrio tra pop e soul, guidate da una vocalità ammaliante, che Fanny è in grado di modulare a seconda della necessità.

Ora non resta che attendere una sua performance alle nostre latitudini: «Non so ancora quando, ma spero di portare la mia musica nella Svizzera italiana molto presto».

 

 

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