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La conduttrice confessa di aver vissuto un periodo di forte dolore e solitudine dopo la fine del matrimonio con Eros Ramazzotti
MILANO - Michelle Hunziker ha aperto le porte del suo cuore per parlare del periodo più buio della sua vita.
La conduttrice 39enne ha rivelato di aver sofferto a lungo dopo il divorzio dall'ex-marito Eros Ramazzotti e di aver patito la solitudine, nell'attesa di un amore che tardava ad arrivare.
In una lunga intervista, concessa a Grazia, Michelle ha dichiarato: «Ho sempre avuto una gran paura del buio, dell'abbandono. E, a ogni addio, ho sofferto come una matta, come se la solitudine potesse uccidermi. Come se tutte le persone che sono passate dalla mia vita, lasciandomi nel modo in cui mi avevano lasciata, potessero ogni volta annientarmi. Adesso so che non è così, sono capace di stare con me stessa. Ho capito che la mia anima ha affittato il mio corpo e il risultato sono io: sostanzialmente sola, come ogni essere umano».
Dietro gli occhi sorridenti di Michelle in televisione, in quel periodo, si nascondeva una profonda tristezza, notata persino da Roberto Benigni.
«Anni fa ho incontrato Roberto Benigni in un viaggio in treno, abbiamo chiacchierato e quando siamo arrivati in stazione lui mi ha sorpreso dicendomi: 'Tutte le volte che ti vedo in tv penso: che occhi tristi ha questa ragazza'. Poi mi ha abbracciata, come per consolarmi: 'Coraggio, non ti preoccupare, vedrai che andrà tutto bene'. Ero stravolta. Insomma: aveva visto questa cosa di me, oltre al sorriso», ha ricordato Michelle.
Dopo la tempesta, è arrivata la quiete grazie a Tomaso Trussardi, riuscito a restiturile gioia e serenità e con cui si è regalata due bellissime bambine, Sole e Celeste, con la speranza di poter presto aggiungere un maschietto alla sua bellissima famiglia.
«L'ho desiderato tanto. Perché avevo sofferto moltissimo per la fine di un progetto di famiglia a cui avevo creduto - prosegue la Hunziker - Ma il futuro è arrivato quando ho smesso di frignare. Se credi in Dio, devi saperlo che un buon padre ti dà quello che ti serve, ma non lo fa perché ti lamenti. A un certo punto della mia vita ho cominciato a guardare bene tutto quello che avevo: una figlia che era cresciuta con me, [Aurora Ramazzotti] un lavoro che amavo. Ho detto: sono contenta di quello che ho, va bene così. Quando ho smesso di piangere ho visto Tomaso».
