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DANIMARCAVola, viaggio nei complessi labirinti della mente

26.07.16 - 06:00
In uscita il 16 settembre “Inmazes” (Mascot Records), il primo album dei danesi Vola. Ne abbiamo parlato con Nicolai Mogensen.
Vola, viaggio nei complessi labirinti della mente
In uscita il 16 settembre “Inmazes” (Mascot Records), il primo album dei danesi Vola. Ne abbiamo parlato con Nicolai Mogensen.

COPENAGHEN - Prog metal di ottima fattura, quello messo a punto dalla giovane band danese: i quattro ragazzi - Asger Mygind (chitarra, voce), Martin Werner (tastiere), Nicolai Mogensen (basso) e Felix Ewert (batteria) - sciorinano una decina di tracce in cui bending distorti e doppi pedali incalzano, serratissimi, e poi rallentano, per dare spazio ad ambientazioni che, a tratti, mutano nell’irreale, nell’astratto, nell’utopia.

«La line-up attuale è sulle scene dal 2012, dal momento in cui, poco dopo la pubblicazione dell’ep “Monsters” (autoproduzione), Niels Dreijer Madsen (voce, chitarra), ha deciso di lasciare la band», mi spiega Nicolai.

Raccontami di “Inmazes”...

«Il processo compositivo e di lavorazione è durato un paio di anni. Si tratta di un’autoprodzione che, prevalentemente, abbiamo registrato nell’home studio di Asger. Devo dire che ci sa fare con i suoni… (ride)».

So che l’album era già stato pubblicato per un breve periodo nel 2015…

«Sì, è così, i nostri fan più accaniti sono riusciti ad accaparrarsi già quella versione… (ride). Un’edizione, comunque, che abbiamo tolto dai negozi - digitali e non - dal momento in cui abbiamo firmato il contratto con la Mascot Records, la label che darà alle stampe l’album (2lp, cd, digitale) in settembre».

Quali le differenze con l’edizione originale?

«A livello di registrazioni, missaggio e mastering assolutamente nessuna. La nuova versione raccoglierà però due tracce in più, registrate in dimensione live…».

Quali le vostre maggiori influenze musicali?

«In termini generali, potrei citare Dream Theater, Massive Attack e Porcupine Tree…».

Cosa si cela dietro al titolo?

«“Inmazes”, labirinti, come i labirinti della mente…».

Ognuna delle tracce, quindi, racconta pensieri, riflessioni?

«Sì, da quanto mi è parso di capire, direi di sì… I testi sono di Asger…».

Quando uno show in territorio elvetico?

«In questo periodo stiamo pianificando le date… Credo, comunque, che riusciremo a tornare a esibirci in Svizzera durante l’inverno…».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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