CANTONESoulline, sul palco tra sogni e realtà

LUGANO - I ticinesi Soulline sono pronti ad aprire il concerto degli Eluveitie in programma nell’ambito di Das Zelt (Lugano, Stadio) sabato 30 gennaio alle 20.

Abbiamo incontrato Mila “Myles” Merker (basso), che condivide la line-up del gruppo con Gabriele “Ghebro” Gianora (voce), Marco Alberti (chitarra), Lorenzo Barenco (chitarra) e Yuvi “Yuval” Sharon (batteria).

Myles, raccontami dove e con chi avete condiviso il palco in questi ultimi mesi…

Devo dire che il 2015 è stato un anno di grazia per i Soulline. Lo scorso mese di maggio è uscito il nostro nuovo album, “Welcome My Sun”, che abbiamo presentato prima al Temus di Agno e successivamente in un mini-tour con tappe in Svizzera, Germania e Austria, condividendo il palco (e realizzando parte dei nostri sogni) con i Soulfly, gli Arcturon, gli Amorphis e i Six Feet Under.

E ora, tra qualche giorno, aprirete il concerto degli Eluveitie a Lugano… Cosa puoi dirmi al riguardo?

Ti dirò che il 2016 sembra essere una degna prosecuzione del 2015, visto che ci è capitata anche questa grande occasione. Il bello, oltretutto, è che l’invito è arrivato proprio dagli Eluveitie, e questo aspetto ci rende doppiamente orgogliosi!

Nella tracklist di “Welcome My Sun” troviamo la cover di “Anytime Anywhere” (Gotthard)… Leo Leoni & Co. vi hanno chiamato per farvi i complimenti? Perché è davvero ben fatta…

Non ancora… Abbiamo cercato di farla nel nostro stile di modo che non fosse troppo diversa dalle altre tracce del disco. Dal vivo abbiamo riscontrato reazioni diverse: gli applausi non mancano mai, la gente si emoziona quando la proponiamo. Qualcuno ha detto anche che Steve la cantava meglio… Come non dargli ragione…

So che state lavorando al prossimo album, il secondo che vede Gabriele Gianora nelle vesti di vocalist… Vuoi anticipare qualche dettaglio?

Di sicuro il prossimo disco non sarà uguale al precedente perché abbiamo svariate idee su come sviluppare il discorso stilistico iniziato con “Welcome My Sun”. Non posso svelare di più, ma ti assicuro che “spaccherà di brutto”!