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ASCONAOpé Smith, un soulman ad Ascona

24.01.16 - 17:39
Domani sera il Jazz Cat Club di Ascona ospiterà Opé Smith, una vera e propria rivelazione della musica soul.
Opé Smith, un soulman ad Ascona
Domani sera il Jazz Cat Club di Ascona ospiterà Opé Smith, una vera e propria rivelazione della musica soul.

ASCONA - Dopo avere militato in diverse formazioni, il giovane Opé Smith, di base a Parigi, nel 2009 entra nella line-up del gruppo guidato da Ben l’Oncle Soul, con cui gira in lungo e in largo la Francia, tenendo oltre trecentocinquanta show in due anni. Nel 2011 incomincia a mettere a punto il suo primo lavoro da solista e pubblica, nel 2013, un esordio discografico di tutto rispetto, un ep, omonimo (Musicast), di sei brani. Le collaborazioni continuano, con realtà come C2C, Beat Assailant, Monophonics e di nuovo con Ben, che lo scorso mese di dicembre lo ha portato con sé a esibirsi tra le mura dello storico Apollo Theatre di Harlem, New York.

Opé, raccontami le tue sensazioni nel momento in cui ti sei ritrovato sul palco dell’Apollo…

Beh, non avevo mai provato un’emozione simile. Quelle mura “hanno visto e ascoltato” tutti i miei punti di riferimento, coloro che ascolto da sempre…

Posso immaginarli, ma vuoi fare qualche nome?

Sam Cooke, Otis Redding, Marvin Gaye…

Quale album consiglieresti di comprare a un ragazzo che si sta avvicinando alla musica soul?

“Live In Europe” (Volt, 1967) di Otis Redding. Ascoltando quelle tracce, un giovane può davvero capire cos’è il soul, innamorandosene perdutamente…

E tu come ti sei avvicinato a questa musica, qual è stata la scintilla?

Il soul è arrivato in un secondo tempo, ovvero quando comprai il mio primo disco di Ray Charles, una raccolta. Il mio primo amore è stato il gospel, che ho scoperto dopo aver visto “Sister Act” (Usa, 1992) con Whoopi Goldberg.

So che stai lavorando al tuo primo album…

Si, è così, con ogni probabilità verrà dato alle stampe subito dopo l’estate. Raccoglierà una decina di brani, pensati con un’ottica un po’ più ampia rispetto all’ep.

In quali termini?

Come dire, si respireranno ancora sonorità soul prettamente 60s, ma con un occhio di riguardo allo sviluppo del suond avvenuto nel decennio successivo...

Il disco raccoglierà anche la cover di “Hey Jude” (Beatles), giusto?

Sì, dovrebbe essere così… Ora come ora, sto lavorando per riuscire a ottenere i diritti per la pubblicazione.

Cosa puoi anticipare a coloro che assisteranno al tuo show in programma stasera qui ad Ascona?

La setlist raccoglierà i brani del mio ep, qualche cover e alcune canzoni del disco in produzione. Non vedo l’ora di salire sul palco!

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