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SVIZZERA"La foto a Lara? Io l’avrei fatta meglio"

27.11.15 - 06:00
Bastian Baker racconta il suo terzo disco, “Facing Canyons”, pubblicato lo scorso 6 novembre tramite Phonag Records, e si sofferma sul famoso scatto pubblicato da Lara Gut...
Foto Bernardo Doral
"La foto a Lara? Io l’avrei fatta meglio"
Bastian Baker racconta il suo terzo disco, “Facing Canyons”, pubblicato lo scorso 6 novembre tramite Phonag Records, e si sofferma sul famoso scatto pubblicato da Lara Gut...

LOSANNA - Bastian Baker racconta il suo terzo disco, “Facing Canyons”, pubblicato lo scorso 6 novembre tramite Phonag Records, e si sofferma sul famoso scatto pubblicato da Lara Gut…

“Nel momento in cui sono entrato in studio a Londra, lo scorso mese di aprile, in programma c’erano soltanto le sessioni di registrazione di quattro singoli, “Tattoo On My Brain”, “White Room”, “Ain’t No Love” e “Rainbow””, mi spiega Bastian. “Ma il grande affiatamento con i musicisti mi ha fatto continuare e incidere un’altra serie di canzoni che avevo nel cassetto. Altre sei, per essere precisi. Una, invece, dal titolo “I Want You”, ha preso forma da una jam session nata in quegli istanti…”.

Un disco costruito da undici tracce di ottima fattura - in perfetto equilibrio tra folk e pop, riverberi country oriented e stacchi, in chiusura, prettamente rock (“Two Thousand Years” in duetto con Bj Scott) - da cui trasuda un’ulteriore evoluzione dal punto di vista compositivo. Il giovane songwriter vodese sta crescendo, e sta crescendo bene. Come dire, la sua non è musica effimera. Bastian non è il belloccio che assaggia il successo per questo o quel motivo, dileguandosi poco dopo perché mancano le carte… Lui, le sue, se le sta giocando. E sono carte vincenti.

Bastian, raccontami la nascita delle canzoni…

Si tratta di una serie di brani che ho scritto nelle località del mondo in cui ho avuto la fortuna di esibirmi… Qualche esempio? “Charlie From Sydney” è nata in Islanda, mentre a Berlino ricordo di avere messo a punto “Everything We Do” e “White Room”.

Perché “Facing Canyons”? È una metafora?

No, il titolo nasce da un viaggio che ho fatto negli Stati Uniti durante l’estate. Il fascino del Grand Canyon mi ha lasciato senza respiro…

Poco fa hai citato “Charlie From Sydney”…

Purtroppo, in questi giorni si è trasformato in un brano molto attuale… Racconta gli attentati di Sydney e di Charlie Hebdo.

Vuoi entrare nelle strofe di “Tattoo On My Brain”?

Racconta una storia d’amore che ho vissuto l’anno scorso… Inizialmente non avevo capito bene il nome della ragazza che avevo appena conosciuto. Così gliel’ho chiesto una seconda volta, per poi non farlo più uscire dalla mia testa…
 
A proposito di storie d’amore… Cosa mi dici del famoso post (con foto) di Lara Gut? Tutti si chiedono chi è l’autore dello scatto…

Ti dico solo che io quella foto l’avrei fatta meglio… (ride)

Quindi non passi così spesso in Ticino, come tutti suppongono…

No, purtroppo no… Amo molto la vostra regione… Presumo di tornare a esibirmi alle vostre latitudini nell’ambito del tour di “Facing Canyons”, tra la primavera e l’estate 2016… È una promessa!

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