REGNO UNITO"Locarno è davvero incredibile!"

LONDRA - Bryan Adams narra la genesi di “Get Up!” (Polydor/Universal), il suo tredicesimo album dato alle stampe il 16 ottobre.

Un disco immediato, genuino, elaborato al di sopra di nove canzoni autentiche, prive di inutili orpelli. C’è del rock, del rock’n’roll, quello vero, a trasudare dai microsolchi… "Sono convinto che questo album sia in grado di dispensare una sensazione di spensieratezza – sostiene pochi secondi dopo l’inizio dell’intervista – Per certi versi avrei potuto pubblicare “Get Up!” già venticinque anni fa: lo definirei la perfetta prosecuzione di “Reckless” (A&M, 1984)".

Bryan, cosa puoi dirmi riguardo al processo di lavorazione?

Il disco ha incominciato a svilupparsi dopo la messa a punto e la registrazione di “You Belong To Me”, brano che poi si è trasformato nel primo singolo. Io e Jim (Vallance, ndr) avevamo scritto la canzone per uno show televisivo americano che, alla fine, non è mai andato in onda. Nel frattempo, è venuta alla luce anche “Don’t Even Try”, la quinta traccia… Poi, sai, talvolta i sogni si avverano: ho incontrato Jeff Lynne (il frontman della Electric Light Orchestra, ndr), che mi ha proposto di scrivere con lui una terza canzone (“Do What Ya Gotta Do”, ndr)… Da quegli istanti è scattata la scintilla, e il disco ha iniziato a prendere una forma sempre più definita…

Alla fine Jeff Lynne ha prodotto l’intero album... Che rapporto avevi, negli anni Settanta, con la musica della sua band?

Ho sempre seguito e amato molto il lavoro della Electric Light Orchestra. Ricordo di averli visti dal vivo per la prima volta nel 1974, poco dopo la pubblicazione di “Eldorado” (United Artists)… Come ti dicevo, il sodalizio artistico con Jeff è stato la realizzazione di un sogno…

“You Belong To Me” si nutre di sonorità prettamente Fifties…

Alla base dell’ispirazione credo di poter collocare tranquillamente l’opera omnia di Buddy Holly…

Qual è la canzone di Buddy che porti da sempre nel cuore?

Questa te la ricordi? (E intona i primi tre versi di “Oh Boy!”)

Certo! Ma immaginavo citassi “Rave On”, “Maybe Baby” o “That’ll Be The Day”…

Beh, stiamo parlando della storia del rock!

Torniamo indietro nel tempo: qual è la vera storia che si cela nelle strofe di una delle tue più grandi hit, “Summer Of ‘69”? In realtà non parli del 1969, giusto?

Devi ascoltare attentamente il penultimo verso della canzone… La spiegazione è tutta lì… (ride)

Qual è l’ultimo disco che hai ascoltato?

“AM” (Domino, 2013) degli Arctic Monkeys…

Ti è piaciuto?

Sì, molto…

Quando terrai il prossimo concerto in Piazza Grande a Locarno?

Devo confessarti che vorrei tornare a esibirmi nella Svizzera italiana molto presto! Locarno è davvero incredibile!