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Il 99enne, nato a Bologna nel 1916, è deceduto nella sua abitazione di Marina di Pietrasanta
FIRENZE - Cancogni, nato a Bologna nel 1916, è deceduto nella sua abitazione di Marina di Pietrasanta, dove viveva da tempo. Da alcuni giorni le sue condizioni erano peggiorate.
Nella sua lunga carriera di giornalista scrisse per il Corriere della Sera, La Stampa, Il Popolo, L'Europeo, Botteghe Oscure, L'Espresso (per il quale fu corrispondente da Parigi) e altri quotidiani e riviste italiani.
Quale scrittore, Cancogni vinse diversi premi e riconoscimenti: con "La Linea del Tomori", ottenne il Premio Bagutta nel 1966, con "Allegri, gioventù" ricevette il Premio Strega nel 1973, con "Quella strana felicità" conquistò il Premio Viareggio nel 1985, per "Il genio e il niente" fu insignito del Premio Grinzane Cavour, mentre con "La sorpresa" vinse il Premio del Pen Club Italiano.
Fu anche docente di letteratura italiana e alla fine degli anni Sessanta si recò negli Stati Uniti per insegnare allo Smith College di Northampton.
