Cerca e trova immobili

REGNO UNITOJimi rivive nei solchi di “Freedom”

13.08.15 - 06:00
Il 4 settembre sarà un giorno speciale. Soprattutto per i fan di Jimi Hendrix. È in arrivo, infatti, il live “Freedom: Atlanta Pop Festival”
Fonte foto Sony
Jimi rivive nei solchi di “Freedom”
Il 4 settembre sarà un giorno speciale. Soprattutto per i fan di Jimi Hendrix. È in arrivo, infatti, il live “Freedom: Atlanta Pop Festival”

LONDRA - Accadde il 4 luglio 1970, nel secondo giorno del festival. Hendrix si esibì al cospetto di oltre trecentomila persone. Non era mai capitato, nemmeno a lui. Nemmeno quando salì sul palco di Woodstock l’estate precedente (ad assistere alla sua performance, secondo le stime, furono “soltanto” in duecentomila). Tornando ad Atlanta, più precisamente a cento miglia più a sud, nei pressi della città di Byron, Georgia, Hendrix – affiancato da Billy Cox al basso e da Mitch Mitchell alla batteria – diede vita a uno show ammaliante, infuocato, a cui mai fino ai nostri giorni, dal punto di vista discografico, è stata conferita la dovuta importanza. Nel corso degli anni, infatti, quelle registrazioni vennero pubblicate solo parzialmente tramite i canali ufficiali (vedi, ad esempio, il box set “Stages”, Reprise Records, 1991) e, seppur con qualche traccia in più, ma con una qualità del suono inevitabilmente inferiore, nei vari bootleg dati alle stampe nel tempo. L’album raccoglie sedici tracce, tra cui “Red House”, “Message To Love”, la dylaniana “All Along The Watchtower”, “Freedom” ed “Hey Joe”, che non troviamo in “Stages”. Una chicca discografica, quindi, che oltre ad approdare sul mercato in doppio cd, la troveremo sugli scaffali anche in doppio vinile 180 grammi. Da notare, inoltre, che brani presenti nella setlist, come “Straight Ahead”, la stessa “Freedom” e “Room Full Of Mirrors”, all’epoca erano ancora in fase di elaborazione, le cui versioni “studio” furono pubblicate solo nel 1971, all’interno degli album postumi “The Cry Of Love” (Reprise Records) e “Rainbow Bridge” (Reprise Records).

La produzione, oltretutto, verrà data alle stampe contemporaneamente alla messa in onda sulla rete televisiva americana Showtime del documentario “Jimi Hendrix: Electric Church” (in vendita in dvd e blu-ray dal 30 ottobre) che, oltre a una serie di interviste (Paul McCartney, Billy Cox, Mitch Mitchell…), raccoglie il documento audiovisivo della performance hendrixiana di Atlanta girato in 16mm da Steve Rash, ossia colui che tempo dopo portò sul grande schermo “The Buddy Holly Story” (USA, 1978).

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE