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L'attrice ha incontrato i rifugiati del Myanmar, paese dell'Asia sudorientale prima conosciuto come Birmania
RANGOON - Angelina Jolie si è recata nel Myanmar, stato dell'Asia sudorientale prima conosciuto come Birmania, per incontrare i rifugiati di un villaggio.
La star hollywoodiana ha visitato per la prima volta il paese nei panni di ambasciatrice delle Nazioni Unite e il primo appuntamento ufficiale si è tenuto al campo Ja Mai Kaung Baptist, a Myitkyina, dove è rimasta colpita dalla storia di una donna di 90 anni che, a causa dei disordini, è stata sfollata per ben 10 volte.
Angelina - arrivata con il figlio adottivo Maddox nella giornata di mercoledì 29 luglio - sta prestando visita al paese asiatico anche in quanto co-fondatrice della "Preventing Sexual Violence Initiative" .
Il programma comprende gli incontri ufficiali con il presidente della Camera Shwe Mann, con gli attivisti del Myanmar e, infine, con il presidente Thein Sein.
Parlando della sua nuova missione umanitaria, Angelina ha dichiarato con un comunicato: "Non vedo l'ora di conoscere le tante persone di questo paese tra cui gruppi di donne, rappresentanti della società civile, gruppi di sfollati e i giovani per conoscere le loro preoccupazioni e le loro speranze per un futuro migliore di questo paese".
Prima di arrivare in Myanmar, l'attrice 40enne, madre di altri cinque bambini con il marito Brad Pitt, ha fatto tappa in Cambogia, paese natale del figlio adottivo Maddox, 13.
Durante la sua visita, Angelina ha incontrato i rappresentanti di due delle sue associazioni benefiche, la 'Maddox Jolie-Pitt Foundation' e la 'Maddox Chivan Children's Center'.
In Cambogia la Jolie ha gettato le basi per la produzione della sua prossima fatica cinematografica che sarà un adattamento del libro di Loung Ung, uno dei sopravvissuti al genocidio e autore di 'First They Killed My Father: A Daughter of Cambodia'.
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