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Gionata nell’altro universo

CANTONEGionata nell’altro universo

03.06.15 - 08:09
Da qualche giorno il cantautore ticinese ha pubblicato il video del suo nuovo singolo, “You’re My Dancefloor”
Fonte foto: Marilù Zanetta
Gionata nell’altro universo
Da qualche giorno il cantautore ticinese ha pubblicato il video del suo nuovo singolo, “You’re My Dancefloor”

LUGANO - Un amalgama di sonorità ammaliante – messo a punto al di sopra di una base electro pop oriented – in cui è confluita ogni risonanza che Gionata ha assorbito, ritagliato e ricucito nel corso degli ultimi due decenni… La sua ricerca, la sua sete di ricerca, è inarrestabile… “You’re My Dancefloor” lo documenta. Ancora una volta. "La vedo come un’allegra canzone d’amore per coppie moderne… – dice – Forse sono un tizio un po’ all’antica, ma trovo la coppia un bel posto dove divertirsi...".

Questa traccia, in ogni caso, è “soltanto” la prima della decina che finiranno all’interno del suo nuovo album, l’ottavo, che – basandoci sul titolo, “Dove vanno le donne quando vengono” – nei versi, nelle strofe, raccoglierà, si presume, se non una risposta, perlomeno questa o quell’altra ipotesi… "Ho tentato di addentrarmi nell’universo femminile... Potrei definire il disco un viaggio in un luogo immaginario...".

Gionata, raccontami questo lungo processo compositivo… Dal tuo album precedente, “In nove mosse” (Hansia Records, 2010), sono passati cinque anni…
"È stato un viaggio molto lungo, è vero… Un anno fa ero sicuro di avere il master in mano, ma la certezza è durata soltanto pochi secondi... Devo dire che ho passato gli ultimi mesi a innestare il ritornello di una canzone nella strofa dell’altra, scambiandone, nel contempo, anche i testi…"

Per il singolo hai scelto l’inglese… È andata così anche per le altre canzoni che andranno a completare il disco?
"Improvvisando in studio ho accumulato una sessantina di brani in italiano, francese, inglese, spagnolo e, infine, anche in qualche “non lingua”… All’inizio pensavo di dover tradurre tutto in italiano per pudore, ma poi, dopo averci riflettuto per un po’, ho deciso di lasciare le canzoni così, com’erano state concepite…"

A chi hai affidato la produzione?
"In passato ho collaborato con produttori musicali come Gianni Maroccolo e Mauro Capra, ma questa volta, al timone dell’ultima stesura dei pezzi, ho voluto un non musicista: il suo nome è Gerhard Franken, un orafo tedesco… Con la sua particolare sensibilità ha dato una passata di “shining” – assolutamente necessaria – a un album che, fin dal titolo, ha una vocazione femminile…"

Quando è prevista la pubblicazione?
"In questi giorni sto chiudendo i mix con Zeno Gabaglio… Uscirà tramite Pulver und Asche a fine settembre… Ne sono entusiasta... Quei ragazzi hanno dato alle stampe dei lavori favolosi… Non vedo l’ora di mettere il vinile sul piatto…"

Info: pulverundasche.com; nenieritmiche@bluewin.ch

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