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CANTONEFashion Stylist: "Rifarei il look a Christa Rigozzi"

10.03.15 - 07:01
Di cosa si occupa il fashion stylist? Ce lo spiega Michele Fornera, che spesso troviamo tra i ragazzi di Linea Rossa
FONTE FOTO: FOTO CHIARA TIRABOSCHI
Fashion Stylist: "Rifarei il look a Christa Rigozzi"
Di cosa si occupa il fashion stylist? Ce lo spiega Michele Fornera, che spesso troviamo tra i ragazzi di Linea Rossa

LUGANO - Michele, i ticinesi, per ora, ti conoscono per avere partecipato alla trasmissione condotta da Silvia Spiga in onda su Rsi LA 1… So che stai studiando...

"Attualmente sto per concludere il percorso di studio presso la Scuola d’arti e mestieri della sartoria di Lugano. Ho scelto questa strada perché volevo capire tutto quanto, partendo dalla vera “base”. Non è sempre facile, poiché le mie potenzialità sartoriali non sono eccelse, ma sono grato a questa scuola per avermi insegnato ad avere cura dei minimi particolari. Il dettaglio fa la differenza, e quello giusto può determinare il successo del tuo look".

L’obiettivo è diventare fashion stylist. Vuoi entrare nel dettaglio di questa professione?

"Lo stylist è la figura professionale addetta alla costruzione dell’outfit. Non è da confondere con lo stilista, in quanto quest’ultimo crea il capo partendo da un bozzetto. Lo stylist, invece, compone un look scegliendo capi e accessori già esistenti".

Da dove nasce questa passione?

"Scorre nel mio sangue da sempre, ma se devo essere sincero il primo amore è nato grazie ai film della Disney: gli abiti delle principesse mi facevano sognare".

Chi sono i tuoi punti di riferimento?

"Jean Paul Gaultier, Donatella Versace, Mel Ottenberg (stylist di Rihanna), Ty Hunter (stylist di Beyoncé) e Daphne Guinness".

Quali le tue ambizioni?

"Mi piacerebbe lavorare con persone dalla forte personalità, capire la loro indole e comunicarla tramite il look. Sogno il tappetto rosso, ma attualmente è un obiettivo troppo lontano dalla realtà in cui vivo. Anche il campo dei media mi interessa, mi piacerebbe fare qualcosa in televisione (sempre legato alla moda). Di recente ho iniziato a collaborare con un’agenzia di moda zurighese".

In particolare, chi desidereresti “vestire”?

"Christa Rigozzi. L’ammiro moltissimo per la carriera che ha costruito, non eccessivamente per il suo look, il quale, personalmente, credo vada valorizzato".

So che hai partecipato alla Settimana della moda milanese… È stata la tua prima volta? Come puoi descrivere l’esperienza?

"È stata la quarta volta, ma decisamente la più emozionante. Oltre alla presenza dei grandi colossi della moda, questa manifestazione offre anche ai nuovi talenti l’opportunità di farsi conoscere. Fra i designer emergenti, ho amato particolarmente le creazioni di Fatima Val e Christian Pellizzari".

Hai incontrato qualche vip?

"Tra gli altri, Anna Wintour, Hamish Bowles, Chiara Ferragni, Ennio Capasa, Giuseppe Zanotti e Jeremy Scott".

Hai avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con loro?

"È stato molto interessante l’incontro con Rossella Jardini (ex direttore creativo di Moschino, ndr): le ho chiesto quale fosse la sua opinione sulla nuova direzione artistica della celebre maison, anche se la sua risposta, alla fine, non è stata troppo entusiasmante: secondo il suo parere, il dna della casa di moda è stato decisamente “snaturato”".

Com’è il mondo del fashion a livello ticinese?

"Il mondo della moda esiste anche nella Svizzera italiana, forse in minor parte a livello creativo, ma diverse aziende si sono collocate nel nostro territorio (Hugo Boss, Akris, Zegna…)".

Secondo te, chi sogna di intraprendere una carriera in questo campo (modella, stilista…), può mantenere una “base operativa” dentro i confini cantonali oppure è obbligato a trasferirsi in una delle capitali della moda?

"Di sicuro esistono delle chance anche in Ticino. È però opportuno prendere in considerazione che le stesse sono limitate se rapportate a quelle di una grande metropoli. Dipende dagli obiettivi che uno si pone".

Dal tuo punto di vista, chi è il personaggio della tv ticinese che veste meglio?

"Sinceramente non c’è nessun personaggio in grado di emozionarmi. Il look di Federico Soldati non mi dispiace".

E peggio?

"Non posso dirlo, altrimenti la Rsi non mi permetterebbe più di partecipare a Linea Rossa (ride)".

Quali consigli a chi veste peggio?

"Forse non è neppure colpa sua, ma dello stylist, sempre che esista…"

Del look di Silvia Spiga cosa ne pensi?

"È decisamente migliorato dalle prime stagioni di Linea Rossa, non trovi?"

E dei politici ticinesi cosa dici? Vestono tutti bene?

"Personalmente non seguo troppo i loro look, mi piace come si veste Carla Speziali".

 

 

 

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