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LUGANO"Porteremo un messaggio di gioia e di pace a Lugano”

04.03.15 - 06:11
Qualche giorno prima di Pasqua, il 31 marzo, il Palazzo dei Congressi ospiterà gli American Gospel Singers
Gli American Gospel Singers si esibiranno il 31 marzo al Palacongressi.
"Porteremo un messaggio di gioia e di pace a Lugano”
Qualche giorno prima di Pasqua, il 31 marzo, il Palazzo dei Congressi ospiterà gli American Gospel Singers

LUGANO - La vitalità dei canti afroamericani sta per tornare a riverberarsi in Ticino: “La nostra è una missione – mi spiega Linda Lee Hopkins, una delle otto voci del gruppo – L’intento è quello di portare un messaggio di gioia e di pace in giro per il mondo…”.

Ogni componente della formazione – fondata nel 2005 da Ghislaine Mac – ha una carriera solista parallela e, grazie a una versatilità del tutto poco comune, ognuno di loro mette a punto collaborazioni in più ambiti musicali: «C’è chi si focalizza sul jazz, chi sul soul e sul rhythm and blues, ma anche chi “presta” la sua voce all’house o alla pop music», continua la cantante.

 Linda Lee, deduco, quindi, di avere già sentito la tua voce in qualche produzione discografica senza saperlo, giusto?

Certo…

Vuoi fare qualche esempio?

All’inizio del nuovo millennio ho collaborato con Bob Sinclar… Lo conosci?

Certo, è un dj molto famoso… In quale brano, esattamente?

In “The Beat Goes On”, del 2002… La traccia vocale è la mia…

Quando hai scoperto la tua voce?

Non credo di averla scoperta, l’ho vissuta, è diverso… Sono stata a diretto contatto con un gruppo gospel fin da bambina… Lo aveva fondato mio padre… Da ragazzina volevo diventare la nuova Diana Ross, ma poi le cose sono cambiate… Diciamo che ho fatto un “lavoro normale” fino a ventisette anni... La mia carriera musicale è iniziata a quell’età...

Quanti anni hai?

Nei ho appena compiuti sessanta…

Hai citato Diana Ross… È lei, quindi, il tuo punto di riferimento?

All’epoca ero poco più che una bambina e volevo diventare famosa come lei, tutto qui… A influenzarmi è stata, ed è tuttora, Aretha Franklin…

Nessuna influenza da parte di Etta James?

Amo molto anche la sua musica, certo, ma come punto di riferimento assoluto ho sempre preso Aretha…

E di Tina (Turner, ndr), cosa mi dici?

L’ammiro tantissimo, sia come cantante, sia come donna… È davvero incredibile…

So che qualche tempo fa avete cantato in Piazza San Pietro a Roma… Avete avuto modo di incontrare Papa Francesco?

No, purtroppo no… Ma è probabile che ci abbia sentito… (ride)

 

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