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Critiche pungenti anche al culto della bellezza ad ogni costo. I campioni dello scorso hanno hanno rappresentato la Svizzera
RIO DE JANEIRO - Critiche pungenti al razzismo e al culto della bellezza ad ogni costo hanno caratterizzato le ultime sfilate delle scuole di samba, la notte scorsa, al carnevale di Rio de Janeiro.
Molto applaudita Imperatriz Leopoldinense, che ha reso omaggio all'Africa di Nelson Mandela e alla sua lotta contro l'apartheid. Intrigante poi l'allegoria della scuola campione in carica, Unidos da Tijuca: nel rappresentare la Svizzera ha fatto "cadere" la neve grazie ad un indovinato effetto speciale.
Celebrato anche il gesto del difensore del Barcellona Dani Alves, che lo scorso 27 aprile raccolse e mangiò la banana lanciatagli dalla tribuna dello stadio di Villarreal.
Ispirata al Continente Nero pure la pluripremiata Beija-Flor (12 titoli), anche se il suo 'enredo' (tema) dedicato alla Guinea Equatoriale ha sollevato critiche: la scuola avrebbe ricevuto l'equivalente di circa 3 milioni di franchi di patrocinio da Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, 72 anni, dittatore da 36 anni al potere. Ma l'esplosione di lusso e colori sgargianti esibiti sull'Avenida è stata lo stesso parecchio apprezzata da pubblico e giurati.
Sorprese ed emozione anche nella sfilata della tradizionalissima Portela: lo show preparato per i 450 anni della 'Cidade Maravilhosa' si è aperto con l'atterraggio di quattro paracadutisti sulla Sapucaì, mentre un'aquila-robot gigante spiegava e chiudeva le ali trasformandosi nel Cristo Redentore, il monumento turistico più famoso della città.
Tanta ironia e comicità invece da parte di Uniao da Ilha, che al grido di "Beleza Pura?" ha preso in giro i nuovi standard dell'estetica: Biancaneve stavolta era interpretata da un'attrice di colore sovrappeso, mentre il Principe incantato era intento a scattarsi 'selfie' a ripetizione.
Ats Ans
