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LUGANO1 miliardo di donne subisce violenza, “È ora di dire basta, noi siamo scesi in piazza”  

15.02.15 - 12:51
Sono i dati ONU. One Billion Rising vuole sensibilizzare al tema della violenza contro le donne e delle differenze di genere
Ti-Press / Francesca Agosta
1 miliardo di donne subisce violenza, “È ora di dire basta, noi siamo scesi in piazza”  
Sono i dati ONU. One Billion Rising vuole sensibilizzare al tema della violenza contro le donne e delle differenze di genere

LUGANO- One Billion Rising Ticino ha chiamato a raccolta nel centro di Lugano per sensibilizzare contro la violenza sulle donne con un'espressione creativa e vitale di protesta e di partecipazione, il ballo. Simona Trabuco e Cristiana Zenari sono il cuore e la mente dell'iniziativa.

Cristiana Zenari, in quanti hanno partecipato?

“Il pubblico era numeroso ma difficile da quantificare, al flash mob avranno partecipato un centinaio di persone”.

C’erano anche uomini?

“Siamo giunti alla terza edizione. Il primo e il secondo anno c'erano simpatizzanti e sostenitori fra il pubblico. Quest'anno alcuni hanno partecipato attivamente. OBR è un movimento su scala mondiale e in altri Paesi, come in India o in Africa o negli Stati Uniti, interi gruppi di uomini si uniscono al movimento per distanziarsi dalla violenza e manifestare la loro solidarietà e sensibilità. Da noi è molto più difficile coinvolgerli attivamente, c'è ancora molta strada da fare".

Giusto, perché è un evento internazionale...

“Mi piace definirlo planetario. Ogni anno la sede centrale suggerisce un tema a cui ognuno può ispirarsi singolarmente o in gruppo per organizzare qualcosa”.

Lo stesso nome dell’organizazzione è significativo…

“Esatto, 1 miliardo di donne nella loro vita hanno subito o  subiscono una violenza. Dobbiamo dire basta”.

Qual è il vostro messaggio?

“Ogni anno il 14 febbraio si danza, quest’anno abbiamo posto l’accento sul senso di cura da rivolgere a noi stessi e al prossimo, sul riconoscere la nostra e altrui dignità, sull'essere reciprocamente sostegno e rifugio, indipendentemente dal genere. Scendere in piazza mettendosi in gioco con il corpo vuole dire alle istituzioni che noi ci siamo, che siamo testimoni di questi fatti (più di 800 interventi all'anno per violenza domestica in Ticino). Vogliamo anche dire alle persone che subiscono violenza e magari non hanno il coraggio di difendersi o non sanno come trovare aiuto, che siamo una rete solidale, che non sono sole".

Ma non finisce qui…

“Le nostre attività di sensibilizzazione proseguono tutto l’anno grazie agli incontri e ai messaggi che possono essere diffusi tramite i social e anche grazie ai singoli gesti quotidiani. È importante porre l'accento sull'educazione, fin dalla più tenera infanzia".

Ricevete molte richieste di aiuto?

“Noi ci occupiamo della sensibilizzazione, per un eventuale intervento indirizziamo agli enti preposti. Anche oggi abbiamo distribuito parecchio materiale informativo”.

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