Cerca e trova immobili
Pino Daniele è morto

ITALIAPino Daniele è morto

05.01.15 - 05:55
Il cantautore napoletano è stato stroncato da un infarto, aveva 59 anni
Foto Ti-Press Gabriele Putzu
Pino Daniele è morto
Il cantautore napoletano è stato stroncato da un infarto, aveva 59 anni

ROMA - Pino Daniele, il popolare cantautore napoletano, è morto la scorsa notte. Avrebbe compiuto 60 anni il prossimo marzo. Pino Daniele è stato stroncato da un infarto nella sua casa di campagna in Toscana. La corsa nel tentativo di prestargli soccorso è stata vana. 

La notizia è stata anticipata da Eros Ramazzotti sul suo profilo Instagram, e dopo un tam tam sui social network è stata confermata dal manager dell'artista. Ramazzotti ha scritto: "Anche Pino ci ha lasciato. Grande amico mio, ti voglio ricordare con il sorriso mentre io, scrivendo, sto piangendo. Ti vorrò sempre bene perché eri un puro ed una persona vera oltre che un grandissimo artista. Grazie per tutto quello che mi hai dato fratellone, sarai sempre accanto al mio cuore. Ciao Pinuzzo…".

Dopo il concerto-evento del 1. settembre, Pino Daniele era tornato in tour a dicembre con il live "Nero a metà": l'11 a Bari, il 13 a Roma, il 16 e il 17 a Napoli e il 22 a Milano. Ad accompagnarlo c'era la band originale del 1980. Il 30 dicembre la straordinaria carriera di Pino Daniele era stata omaggiata da una puntata monografica di "Canzone" su Rai1. La sua ultima apparizione pubblica risale alla notte di San Silvestro, quando aveva preso parte al concerto trasmesso in diretta televisiva sempre su Rai1.

Daniele, nella sua lunga carriera che lo ha visto mescolare la tradizione partenopea con le sonorità rock, blues, funk e soul, era transitato anche dal Canton Ticino. Si ricordano le sue collaborazioni con artisti di grande spessore come James Senese, Tullio De Piscopo, Toni Esposito, gli Avion Travel, fino a una leggenda del blues come Eric Clapton. Prezioso fu il sodalizio artistico con l'attore e regista Massimo Troisi.

L'esordio nel 1977 con "Terra mia": il brano che apre il disco, "Napule" è diventa il manifesto della speranza e delle disillusioni di una generazione. Il 1979 è l'anno di "Je sò pazzo" e di capolavori come "Je sto vicino a te", "Il mare", "Putesse essere allero". "Nero a metà", del 1980, è l'album del grande successo, l'incrocio definitivo tra il blues dei neri americani e la musica popolare napoletana, simbolo del meticciato sociale, culturale e artistico, tra "Alleria" e "A me me piace 'o blues".

Dopo aver aperto nel 1980 il concerto milanese di Bob Marley, per Pino arriva la consacrazione sulla grande scena internazionale, con il Festival di Montreux, il Canada, l'Olympia di Parigi, il Festival di Varadero a Cuba e l'Arena di Verona. Intanto continua la collaborazione con l'amico Massimo Troisi, per cui scrive le colonne sonore di "Ricomincio da tre" ('81) e "Le vie del signore sono finite" ('87), poi il capolavoro di "Quando", scritta con l'amico per "Pensavo fosse amore e invece era un calesse" ('91).

Con "Mascalzone latino" ('89) Pino Daniele torna all'acustico, poi negli anni Novanta ancora una svolta, con "Un uomo in blues" ('91) in cui "O scarrafone" denuncia la xenofobia e il titolo del disco gioca con un nuovo appellativo per il cantautore.

Sono storia recente "Electric jam" del 2009 e "Boogie boogie man" dell'anno successivo. Infine, il trionfo di "Nero a metà", con sessanta musicisti e gli amici di ieri e di oggi, riuniti a settembre scorso all'Arena per celebrare un'avventura lunga oltre trent'anni, iniziata tra i vicoli del centro storico di Napoli per approdare sulla scena mondiale.

Commuove l'ultimo tweet, che rilancia un post di Facebook, sul profilo ufficiale di Pino Daniele. Risale a tre giorni fa. Il testo è "Back home… In viaggio per casa", con la foto in bianco e nero della strada.

Nel giorno dei funerali di Pino Daniele, a Napoli sarà proclamato il lutto cittadino. Lo ha annunciato il sindaco del capoluogo campano Luigi de Magistris, che ha espresso il desiderio di allestire la camera ardente nelle sale del Maschio Angioino (Castel Nuovo), ma - ha sottolineato - "bisogna ascoltare le volontà della famiglia".

Intanto - ha ancora indicato il sindaco - le bandiere saranno esposte a mezz'asta a Palazzo San Giacomo, sede del Comune, e in via Verdi, nella sede del palazzo del Consiglio Comunale.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE