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CANTONEUna formazione che non passa inosservata

15.12.14 - 06:21
Il musicista ticinese Matteo Ballabio (pianoforte, Fender Rhodes) racconta il suo nuovo progetto, il combo Insidevening
Una formazione che non passa inosservata
Il musicista ticinese Matteo Ballabio (pianoforte, Fender Rhodes) racconta il suo nuovo progetto, il combo Insidevening

LUGANO - Il jazz è (ancora) giovane: le sperimentazioni, le contaminazioni sonore che possono confluire al suo interno lo portano, e lo riportano ancora una volta, verso un futuro indefinito. A documentarlo, senza andare nemmeno troppo lontano, sono gli Insidevening, che Ballabio condivide con Olmo Antezana (sassofoni), Rocco Lombardi (batteria), Michele Guaglio (basso) e Mattia Mantello (chitarra). Tutti musicisti, questi, tra l’altro, che spesso troviamo coinvolti in altri numerosi progetti presenti non soltanto sul territorio ticinese.

«Gli Insidevening sono nati allo scoccare del 2013, nel momento sono stato invitato a esibirmi tra le mura del Jazz In Bess», ci spiega Matteo. «Originariamente la line-up della formazione contava pianoforte, basso, sax e batteria, prediligendo, di conseguenza, un approccio al jazz più classico, più tradizionale…». Successivamente, anche grazie all’apporto di Mantello, le prime sperimentazioni hanno incominciato a prendere forma, a evolversi costantemente, fino a dare alla luce “Turn The Lights Off”, primo brano – pubblicato qualche settimana fa – che il gruppo ha messo a punto con il nuovo assetto strumentale: una composizione ammaliante, jazz fusion oriented, in cui si riflette l’intero bagaglio sonoro di ogni singolo musicista…

Una formazione, questa, inoltre, che non passa inosservata… Difatti, gli addetti ai lavori si sono già accorti di loro: «Dal 10 gennaio al 15 febbraio rappresenteremo la Svizzera italiana nell’ambito di Suisse Diagonales Jazz», continua Matteo con voce entusiasta. «In poco più di un mese avremo l’opportunità di intraprendere una mini-tournée che ci porterà all’interno dei club sparsi sull’intero territorio nazionale… Non capita tutti i giorni…». E nel frattempo, stanno lavorando anche al primo album: «Con ogni probabilità verrà dato alle stampe nel corso dell’estate – aggiunge prima di concludere – Per ora ci stiamo focalizzando su cinque composizioni originali, su “Chromazone” di Mike Stern e su “Indian Summer” di Simon Phillips… Sarà un disco nutrito dalla fusione di più generi… Rispetto a “Turn The Lights Off”, ci spingeremo ancora più oltre, andando a recuperare sonorità di matrice soul, r&b, rock e hip hop…».

Infos: facebook.com/insidevening

Dida: Da sinistra Rocco Lombardi, Michele Guaglio, Matteo Ballabio, Olmo Antezana, Mattia Mantello.

 

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