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Nell’attesa di assistere alla loro performance al Palacongressi il 22 dicembre, Kellie Turner racconta i suoi Harlem Messengers
LUGANO - Qualche giorno prima di Natale, canti gospel e spiritual si riverbereranno qui alle nostre latitudini, grazie all’unione di sette voci. Sette voci intense, robuste, in grado di spingersi sino a toccare tonalità quasi irraggiungibili…
“Ufficialmente il progetto è nato nel 2001 – mi spiega Kellie, che risponde al telefono da casa sua, a New York – Ma le nostre prime esibizioni risalgono a parecchio tempo prima… Poi, un giorno di quell’anno, un amico mi ha chiamato chiedendomi la disponibilità per un concerto in Giappone… Come avremmo potuto rifiutare? Da quegli istanti, dopo avere raccolto tutti i nostri bagagli, abbiamo girato, e stiamo girando tuttora, l’intero pianeta…”.
Kellie, gli Harlem Messengers girano il mondo con una missione… Con una missione ben precisa, oltretutto…
"Certo, il nostro obiettivo è quello di divulgare un messaggio di pace, amore, felicità e speranza… Ce n’è sempre più bisogno…"
Non è la prima volta che passate alle nostre latitudini… Ricordo in particolare il vostro concerto del 2011 in Piazza Grande a Locarno…
"Lo ricordo molto bene anch’io, c’era un’atmosfera straordinaria… Spero di ritrovare lo stesso pubblico a Lugano…"
Quando hai scoperto la tua voce…
"Avevo quattro o cinque anni… Cantavo in chiesa con mia madre… Credo di avere imparato tutto da lei, è stata una cantante straordinaria…"
Chi sono gli altri tuoi punti di riferimento musicali?
"Sicuramente James Cleveland, il re del gospel… A lui aggiungerei anche Michael Jackson, Whitney Houston e Tina… Che ha il cognome come il mio, per di più… (ride)"
Tu e Tina siete parenti?
"No… (ride)"
Con gli ultimi tre nomi che hai citato ci spingiamo in territori pop ed r&b… Hai per caso progetti paralleli che coprono anche queste due scene musicali?
"No, purtroppo non ne ho il tempo, ma devo ammettere che mi piacerebbe molto..."
Hai ancora un sogno da realizzare?
"Continuare a cantare per la gente con l’obiettivo di renderla felice…"
Davanti a chi, in particolare, desidereresti esibirti?
"Forse mi ripeto, ma amo cantare per la gente comune… Anche se ti confesso che non mi dispiacerebbe affatto esibirmi anche per Papa Francesco e Barack Obama…"
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