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Il cantante dei Backstreet Boys sostiene di aver tratto insegnamento dalla recente esperienza dietro le sbarre
LONDRA - Nick Carter crede che la recente esperienza dell'arresto gli sia servita da lezione.
Il cantante dei Backstreet Boys è finito in manette a gennaio dopo essere stato coinvolto in una rissa, scoppiata all' Hog's Breath Saloon, bar situato a Key West, in Florida.
"È stato un campanello d'allarme - ha dichiarato l'ex-idolo delle teenager ad Access Hollywood - in fondo tutti noi siamo umani e a volte capita di perdere le staffe. Ma per me è stata un'esperienza utile. Sono uno che ha sempre fatto tesoro dei propri errori e può succedere nella vita. Sono consapevole di quello che succede attorno a me e so che devo sempre dare a vedere il meglio di me stesso".
"A volte le cose non vanno come vorresti, ma ora voglio concentrarmi sull'aspetto positivo di questa storia e rimettermi in carreggiata".
In seguito alla rissa, il giudice ha condannato Nick a 25 ore di servizi sociali, da completare entro i prossimi sei mesi.
Stando al racconto del portale TMZ, l'artista 36enne pare fosse in evidente stato di ebbrezza al momento dell'arresto e, durante il periodo in comunità, dovrà astenersi dall'abuso di sostanze alcoliche.
Carter dovrà inoltre rispondere della causa civile, intentata dal buttafuori del locale ai suoi danni.
