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Le suore del convento appena rilevato dalla popstar dichiarano di esser state costrette a violare la loro volontà
LOS ANGELES - Katy Perry pare abbia fatto arrabbiare un gruppo di suore per aver rilevato un antico convento situato sulla cima di una collina di Los Angeles per la cifra di 14.5 milioni di dollari.
Le religiose sostengono come la popstar, comprando il convento dall'arcivescovo, le abbia costrette a violare i loro voti.
In una mail inviata il 22 maggio da suor Rose Holzman all'arcivescovo Jose Gomez, si legge: "Con la vendita a Katy Perry, sentiamo di essere state costrette a violare i nostri voti canonici verso la Chiesa Cattolica".
In un altro documento, inviato da suor Catherine Rose e suor Rita Callanan della 'Sisters of the Most Holy and Immaculate Heart of The Blessed Virgin Mary', l'arcivescovo è accusato di aver violato le regole e "di essersi comportato come se fosse immune rispetto agli obblighi della legge civile".
Sorella Jean-Marie Dunne ha inoltre accusato gli ufficiali della Chiesa di "non possedere un minimo di umità" nella gestione dell'intero caso.
Le cinque sorelle del convento - tutte tra i 77 e gli 88 anni - pare abbiano tentato di organizzare una "contro" vendita a beneficio della ristoratrice locale Dana Hollister: dalla vendita alla Hollister, le religiose avrebbero incassato un milione di dollari in più rispetto all'offerta di Katy.
L'arcivescovo si sarebbe però rifiutato affermando come le suore debbano sottostare alla sua autorità.
Suor Catherine Rose e Suor Rita sostengono inoltre che le tre suore che hanno dato il loro benestare rispetto alla vendita del convento alla popstar, fossero incapaci di intendere perché sotto l'effetto della morfina.
Katy in precedenza aveva tentato di convincere le suore delle sue buone intenzioni mostrando loro il suo tatuaggio al polso con la scritta 'Gesù'.
La cantante 30enne non sarebbe però riuscita ad incantare le devote, dettesi poco soddisfatte dall'impressione suscitata dalla regina del pop.
