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La conduttrice si racconta sulle pagine de 'La Repubblica' alla vigilia del suo 50esimo compleanno tra carriera in TV e vita privata
MILANO - Domani 1 aprile l'inossidabile Simona Ventura spegnerà le 50 candeline sulle torta e alla vigilia dell'importante traguardo fa un bilancio della sua lunga carriera sul piccolo schermo iniziata con un atto di ribellione: la partenza dalla piccola Chivasso alla volta di Roma per inseguire il sogno di sfondare nel mondo della televisione.
Sulle pagine de 'La Repubblica', la conduttrice racconta: "L'età la vivo bene, dentro di me sento di avere 25 anni, anzi due ragazze di 25 anni".
"Da ragazza mordevo il freno, non volevo fare un lavoro d'ufficio e sono partita per Roma. Non è stato facile. Papà mi telefonava: 'Simona torna che ti apriamo una piccola palestra a Chivasso'. Io non ci pensavo per niente ..."
Oggi a 50 anni è una donna felice e realizzata ma lungo la scalata verso il successo non sono mancati i momenti difficili e Supersimo rivela di aver attraversato il periodo più buio della sua vita a 30 anni che definisce 'una tragedia'.
"Quando avevo trent'anni - confessa - Forse ero più vecchia di oggi, certo meno soddisfatta di me. Sì, i miei trent'anni sono stati una tragedia , non sapevo bene chi fossi, piangevo e mi disperavo, invece adesso me la godo. Mi vedo anche più bella".
Volto di trasmissioni storiche del palinsesto italiano come 'Mai Dire Gol', 'Le Iene' e 'Quelli Che il Calcio' e innovatrice con 'L'Isola Dei Famosi', un reality che a più riprese ha rivendicato come 'suo', l'unica 'stecca' per Simona è forse rappresentata dalla criticatissima edizione del Festival di Sanremo nel 2004.
"Ancora me lo sogno - ricorda - Rimane il mio unico Sanremo, si faccia una domanda e si dia una risposta. Se rifaccio io Sanremo scommetto che torna la controprogrammazione, cosa che peraltro serve secondo me. Non si può accettare che due aziende non siano in competizione".
A contribuire al periodo d'oro di Simona c'è anche e soprattutto il compagno Gerò Carraro, riuscito a restituirle la tranquillità e la fiducia nell'amore dopo la fine del matrimonio con Stefano Bettarini, padre dei suoi due bambini, Niccolò e Giacomo.
"Da quando ho conosciuto Gerò - confessa - tutto mi è sembrato più chiaro, in questi quattro anni mi sono tranquillizzata. Si fa per dire. Ma no, alla fine è vero: oggi sono una donna serena, che ha trovato il suo centro: prima ero un simpatico caterpillar".
