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L'attore risponde ad una recente intervista del fratello a cui chiede di lasciare che la vicenda rimanga nel privato
ROMA - Non si è fatta attendere la reazione di Silvio Muccino dopo la recente intervista rilasciata dal fratello, Gabriele, a 'Le Invasioni Barbariche', con cui il regista rendeva pubblici alcuni aspetti della lite che, secondo il più piccolo, sarebbero dovuti rimanere nella sfera del privato.
Sulle pagine de 'La Repubblica', l'attore ha affermato: "Ci sono cose da rettificare, si è sentita una sola campana. Questi anni sono stati per me un momento di elaborazione. Vissuto in silenzio, per un rispetto che dovrebbe essere mutuo. Discutere pubblicamente mi fa orrore".
Impegnato nella promozione del suo ultimo film 'Le leggi del desiderio', in uscita nelle sale il 26 febbraio, Silvio si riserva la possibilità di rispondere al fratello attraverso un comunicato stampa nella speranza di non ferire le persone coinvolte nella faccenda, i cui contorni rimangono avvolti nel mistero.
"Se sarò costretto e la cosa continuerà a debordare, - ha dichiarato - risponderò con un comunicato, come in passato. Ma mi auguro che le cose private restino tali. Per decenza e per non nuocere alle persone che potrei coinvolgere".
Al salotto di Daria Bignardi, Gabriele rivelava di non vedere il fratello da ben sette anni e di non aver mai colto le vere ragioni di quello che tutt'oggi stenta a definire un vero e proprio 'litigio'.
"Si sa che ho un fratello che ha 15 anni meno di me - raccontava il regista - e che a un certo punto ha smesso di parlarmi, è scomparso. Senza che ci sia una stata una lite né niente. Io non vedo mio fratello da sette anni, è il viaggio di Ulisse. Lui faceva l'attore, un giorno ha deciso di fare il regista e si è messo in competizione con me".
