La giornalista attribuisce al troppo lavoro la malattia che l'ha tenuta lontana dalla sua trasmissione 'Otto e Mezzo'
ROMA - Lilli Gruber imputa alla stanchezza dei troppi impegni lavorativi il malore che ad ottobre l'ha costretta ad abbandonare il palinsesto televisivo de 'LA 7' e il suo programma 'Otto e Mezzo', passato in quel periodo nella mani di Giovanni Floris.
Intervistata da 'OGGI', dopo mesi di voci e illazioni sulla sua assenza, la giornalista ha chiarito affermando: "Ho avuto un cedimento fisico, un momento di stanchezza totale. Ho tirato troppo la corda e alla fine si è spezzata. Per la mia educazione, sono abituata ad andare avanti con la forza di volontà e ad essere molto disciplinata. Il mio lavoro mi appassiona tanto e capita che esageri".
Dopo essere stata dimessa dall'ospedale Lilli è tornata nella sua casa in Sudtirolo dove confessa di essere stata coccolata dalla sua famiglia che però non le ha risparmiato una tiratina d'orecchie.
E aggiunge: "In famiglia mi hanno coccolato e mia sorella Micki un po' mi ha sgridato: "Lo sai che non devi esagerare". Non avevo fatto vacanze per scrivere il libro "Tempesta", poi è ricominciato "Otto e mezzo" e alla fine...".
Infine la Gruber rivolge un appello a tutte quelle donne che cercano di dividersi tra casa e lavoro per conciliare i tanti impegni finendo per trascurare se stesse e il proprio corpo.
"Lo dico a tutte le donne che fanno il triplo, quadruplo lavoro: ascoltatevi e delegate un po' di più, soprattutto ai vostri uomini. Noi abbiamo un dovere nei confronti del nostro corpo, dobbiamo rispettarlo e non pensare che possiamo abusare della nostra forza fisica senza conseguenze" - ha concluso.
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