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L’attore mantiene il silenzio stampa sulle infanganti voci che dopo dieci anni sono riemerse con forza.
LOS ANGELES - Quasi dieci anni fa Bill Cosby è stato accusato di aver abusato sessualmente di più donne. Le accuse non sono mai sfociate in un processo vero e proprio ma dopo tanto tempo stanno tornando a galla, stringendo il divo in una morsa sempre più stretta.
Proprio due giorni fa il presentatore di NPR Scott Simon ha intervistato l'attore accompagnato dalla moglie riguardo gli incresciosi rumor sul suo conto e l'attore ha pensato bene di passare la palla ai suoi legali. «Il Signor Cosby non intende dare adito a queste illazioni con alcun commento», ha dichiarato l'avvocato del comico, John P. Schmitt in un comunicato ufficiale. «Il fatto che siano state più volte ripetute non le rende vere. Non ci saranno più dichiarazioni in merito da parte del signor Cosby e dai suoi rappresentanti».
Le prime accuse di abuso sessuale su donne sono emerse intorno al 2000 quando una ragazza di nome Andrea Constand ha chiamato in causa l'attore sostenendo di essere stata stuprata. La querela comprendeva anche le testimonianze di altre 13 donne che accusavano il divo per lo stesso reato.
Tramite il suo legale Bill ha voluto ringraziare i fan per il supporto ricevuto in un momento delicato come questo. «Nelle ultime settimane sono riemerse indiscrezioni vecchie di decine d'anni», ha dichiarato Schmitt. «Vorrebbe ringraziare tutti i suoi ammiratori per quello che gli stanno dando e rassicurarli del fatto che a 77 anni sta facendo tutto il possibile per stare bene».
In molti si sono chiesti come mai le accuse ai danni di Cosby non siano mai sfociate in un vero e proprio processo legale e proprio questo weekend una delle presunte vittime del divo, Barbara Bowman ha denunciato l'omertà della stampa e del jet-set a tal riguardo. «Speravo ci fossero più giornalisti che si prendessero a cuore la mia storia», ha dichiarato la donna a Brian Stelter della CNN. «I media pensano innanzitutto a fare audience... ma credo che siano stati un po' troppo cauti in questo caso».
