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La politica influenza le scelte dei futuri genitori
WASHINGTON - Anche i neonati americani sembrano dire la loro sulle elezioni per la Casa Bianca. Ed avere un bimbo nell'anno di una delle presidenziali più combattute ed impreviste della storia recente, si sta colorando di lotta politica: a raccontare "Usa-2016" da una singolare prospettiva sono infatti i nuovi, preferiti, "baby-names", dati dai neo-genitori in questi primi sei mesi dell'anno.
Per le bambine è un boom senza precedenti di Hillary: +142% di battesimi con questo nome, rispetto allo stesso periodo del 2015. Aumentano anche, sia pure di meno, le Chelsea (+18% le bimbe chiamate come l'unica figlia dei Clinton) e le Charlotte (la nipotina dell'ex first lady, +17%).
Per restare alle famiglie dei frontrunner alla Casa Bianca: fa furore Melania (come la moglie di Donald Trump), nome sino ad un anno fa a piuttosto raro in America, ora salito nelle preferenze del 36%. Lieve aumento anche per Ivanka: +4% per il nome della figlia del tycoon newyorchese.
Quanto ai maschietti, si assiste al grande "ritorno" di Bill: proprio come si scommette per il ritorno dell'ex presidente Clinton alla Casa Bianca nelle vesti di "primo-marito", i neonati chiamati con il suo nome sono cresciuti quest'anno del 113%.
L'aumento dei Donald è stato invece dell'8%: più modesto, ma significativo. A rivelare le tendenze per i "baby" americani classe 2016, è la banca-dati di "Baby-Center" sulla base di 115.000 nomi registrati nell'anno in corso. "I neo-genitori scommettono così che il proprio pargolo avrà il nome del prossimo presidente", ha commentato una responsabile del Baby-Center, Linda Murray.
